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Prelios, Pirelli al 29% dopo esercizio convertendo

Pirelli salirà dal 13 al 29% nel capitale di Prelios dopo l’esercizio del prestito convertendo che la società immobiliare richiamerà in seguito alla perdita da 333 milioni del 2013. Lo comunica il gruppo della Bicocca in una nota, spiegando che “In linea con il regolamento del prestito obbligazionario a seguito della predetta conversione, Pirelli, come noto al mercato, riceverà azioni Prelios in cambio delle obbligazioni Prelios da essa detenute (Tranche A e B) aventi un controvalore nominale complessivo pari a 148,4 milioni (oltre agli interessi maturati)”

Il 29% circa detenuto da Pirelli in Prelios sarà per circa il 7% liberamente trasferibile e per circa il 22% vincolato agli obblighi di lock-up fino al luglio 2016 (con rinnovo automatico per un ulteriore triennio salvo disdetta), come previsto nei patti tra i soci di Fenice (Pirelli, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Feidos 11).

“Eventuali effetti derivanti dalla conversione saranno contabilizzati nella semestrale 2014 – continua la nota di Pirelli – senza alcun impatto sulla posizione finanziaria netta. Pirelli ribadisce la propria strategia di focalizzazione sul core business pneumatici e, come già annunciato al mercato in altre occasioni, di non essere pertanto un investitore di lungo termine nel settore real estate: come tale, potrà cogliere le opportunità che si presentassero sul mercato per valorizzare la propria partecipazione, tenuto conto degli accordi esistenti tra i soci di Fenice”.

Oltre che da Pirelli, il prestito convertendo era stato sottoscritto da un pool di banche che, a operazione conclusa, deterrà una consistente quota di capitale: secondo alcune stime intorno al 35%.

Oggi in apertura a Piazza Affari il titolo di Pirelli guadagna lo 0,86%, a 11,78 euro, mentre quello di Prelios cede un punto percentuale, a 0,6675 euro. 

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