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Pitti Immagine Uomo: Firenze torna capitale della moda

Istituto Marangoni

Con la 94esima edizione di Pitti Immagine Uomo, al via il 12 giugno, Firenze torna ad essere la capitale italiana della moda, stavolta maschile, ospitando il salone più importante al mondo per qualità e quantità di espositori e acquirenti.

Saranno quattro giorni densi di appuntamenti per la moda Uomo – l’evento si concluderà venerdì 15 giugno – che da Fortezza da Basso coloreranno l’intera città, portando all’ombra di Palazzo Vecchio l’arte Pop ed una girandola di colori con P.O.P – Pitti Optical Power, che coinvolgerà il lifestyler Sergio Colantuoni.

PITTI IMMAGINE UOMO: GLI EVENTI

Ospite d’eccezione sarà  Fumito Ganryu, designer giapponese della scuola di Comme des Garcon, che arriva a Firenze in qualità di Designer project di questa nuova edizione di Pitti uomo. Presente anche Roberto Cavalli, che presenterà l’anteprima della collezione uomo disegnata da Paul Surridge, e lo stilista britannico Craig Green.

Attenzione anche a Moncler che in questa giornata d’apertura lancerà la prima di otto collezioni del progetto Genius firmata da Hiroshi Fuijwara (sulla scia delle attese novità il titolo viaggia in territorio positivo su Piazza Affari, guadagnando lo 0,6% e battendo la performance del FtseMib). Attesa per l’inaugurazione delle due nuove sale di Gucci Garden e per la nuova sezione espositiva I go out, dedicata al mondo dell’outdoor.

Guest Nation sarà la Georgia, ma sul Pitti si faranno sentire anche le influenze del Nord Europa con il progetto Scandinavian Manifesto all’Arena Strozzi, che porta in passerella 17 stilisti emergenti della moda uomo.

PITTI IMMAGINE UOMO: I NUMERI

In totale questa 94esima edizione sarà caratterizzata dalla presenza di 1.240 espositori, il 45% dei quali provenienti dall’estero, distribuiti nelle varie sezioni espositive che si estendono  per 60 mila metri quadri di spazio. Previsto l’arrivo di 19.500 buyer, di cui 8.500 stranieri.

Numeri importanti che si spiegano, in parte, con i risultati raggiunti dalle aziende italiane del settore nel 2017. L’anno passato la moda maschile nostrana è cresciuta del +3,7%, toccando la cifra record di 9,3 miliardi di euro (il 2016 si è chiuso a 8,7 miliardi), un livello che rappresenta il 65,5% del fatturato di settore.

Secondo i dati di Confindustria Moda, l’export delle società di abbigliamento, camicie, cravatte e maglieria ha superato per la prima volta i 6 miliardi di euro (+5,2%) grazie alla spinta arrivata da pelletteria, pellicceria ed oreficeria che hanno registrato incrementi a doppia cifra. Crescita attorno al +3,5% per calzature e tessile-abbigliamento (che coprono rispettivamente il 15% e il 49% dell’export totale) e del +2,4% per l’occhialeria. Prestazioni che hanno portato il saldo commerciale a superare quota 2 miliardi di euro, battendo nettamente le stime degli analisti. Non solo, nel 2018 si prevede un ulteriore miglioramento con le esportazioni che, nei primi due mesi dell’anno, sono già aumentate del 2,6%.

I quattro giorni del Pitti Uomo accendono però il faro anche sul mercato interno che, nonostante la ripresa, continua a stentare: i consumi delle famiglie nel 2017 si sono attestati a 6,9 miliardi (-1,5%). Notizie incoraggianti arrivano però dalla produzione del “made in italy che, dopo tre anni di ribasso, nel 2017 ha segnato +1,7% a 4,736 miliardi.

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Categories: Economia e Imprese