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Piazza Affari limita le perdite: banche ok, soffrono moda e tech

Imagoeconomica

Arretra ma non frana Piazza Affari alle prese con la prima onda d’urto del ribasso, provocato dalla conferma dei verbali della Fed da cui emerge che la stretta anti-inflazione praticata dalla banca centrale Usa scatterà prima del previsto, forse già a marzo. Dopo una prima, brusca reazione in apertura, il listino milanese ha limitato i danni attorno al punto percentuale in attesa dei prossimi dati: l’inflazione tedesca, in uscita nel primo pomeriggio, e l’apertura di Wall Street ove, a giudicare dall’andamento dei future, si respira aria di ripresa. Il future dell’indice S&P500, arrivato a perdere quasi l’1% stanotte, è sulla parità. Il future del Dow Jones guadagna lo 0,2%.

Sono in arrivo le nuove richieste di sussidio di disoccupazione: dato importante perché la Fed è sempre più convinta non ci sia più bisogno di dedicare risorse ed aiuti all’occupazione. In effetti, il consensus si aspetta un dato stabile, sotto le 200.000 unità, più o meno i livelli precedenti la pandemia. 

I mercati italiani prendono comunque atto della spinta al rialzo del costo del denaro, a tutto vantaggio del comparto bancario. Primeggia Intesa Sanpaolo, titolo leader del credito, davanti a Bpm mentre infuria la gara per assicurarsi Banca Carige: dopo l’offerta di Banca Bper è arrivata quella del Crédit Agricole, deciso ad allargare la sua presenza nella Penisola. E così il titolo Carige, snobbato al rientro sul listino, strappa del 3,40%. 

Rallenta Stellantis -0,42% dopo il balzo in avanti per l’accordo con Amazon.  Ma l’attenzione per il mondo a quattro ruote, sostenuta dalla raffica di novità dal Ces di Las Vegas (Gm hanno annunciato un’auto a guida autonoma entro la metà del decennio), resta uno degli argomenti più interessanti: piatta Pirelli, il testimone del rialzo passa nelle mani di Brembo +2,21%. Anche a Francoforte l’auto tiene: Daimler +1,5%,

Giù Stm assieme alla tedesca Infineon e Sap in linea con la frenata del settore tecnologico cominciato ieri a Wall Street mentre la crescita dei contagi si riflette nella frenata della moda: Moncler – 3,3%, Kering -2,5% così come Essilor Luxottica.

Sempre in tensione il mercato obbligazionario: Btp a 1,29%, sui massimi dal giugno del 2020. Si allarga lo spread, a 134 punti base. Rendimento del Bund sui minimi degli ultimi due anni e mezzo, a -0,06%.

In calo il petrolio frenato dall’aumento delle scorte Usa. Eni -0.7%. Ma la crisi del Kazakhstan rischia di infiammare di nuovo i prezzi dell’energia. 

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Categories: Finanza e Mercati