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Piazza Affari, è tempo di cautela e realizzi: giù Saipem e Bpm, Pirelli e Diasorin in controtendenza

FIRSTonline

Brusca ritirata dei listini. A Piazza Affari (-1,77%) l’indice Ftse Mib chiude in frenata a quota 18766. Lo spread risale a 239 punti base (da 237), con rendimento del Btp 10 al 4,08%. La Borsa di Londra scende dello 0,34%, Parigi -1,12%, Francoforte -0,35%. Madrid -1,59%. I settori in maggior calo in Europa sono Costruzioni (Stoxx -1,3%) e Banche (-1,2%).

Questo l’andamento dopo le previsioni dell’Ocse che indicano un rallentamento dell’economia globale, dato che non promette nulla di buono per una ripresa fondata sull’export. Il Pil mondiale crescerà quest’anno al 2,7% (e non al 3,1%). Nel 2014 la crescita sarà del 3,6%, e non del 4%. 

A Wall Street indici in equilibrio: Dow Jones e Nasdaq -0,06%, S&P -0,01%. Le Borse Usa attendono le parole che pronuncerà (all’una di notte italiana) Ben Bernanke. I pareri sono divisi: qualcuno si aspetta una conferma del quantitative easing o di strumenti ancor più aggressivi, altri pensano che il governatore, a fine mandato, si astenga da interventi forti.

Intanto, a Piazza Affari marcia indietro di Saipem (-4,07%), dopo il balzo del 4% di ieri. Stamattina Equita ha ridotto il target price a 16,7 euro.

In ritirata anche Finmeccanica (-2,45%): l’India ha deciso di cancellare il contratto da 560 milioni di euro per 12 elicotteri AgustaWestland AW101, per cui ci sono forti sospetti di tangenti e per la cui vicenda è finito in carcere tempo fa l’ex numero uno di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. Lo scrive il quotidiano indiano “The Economic Times”, dicendo che la decisione arriva 24 ore prima di un incontro tra rappresentanti del ministero della Difesa di Nuova Delhi e della società elicotteristica di Finmeccanica.

Perde colpi anche Fiat (-1,34%): in un mercato europeo dell’auto che a ottobre ha registrato la seconda crescita consecutiva (+4,6%, dopo il +5,5% di settembre), il Lingotto ha accusato un calo delle vendite del 7,3%. Exor -3,05%

Sale al contrario Pirelli (+0,45%), che festeggia l’aumento d’immatricolazioni europee dei produttori di auto di fascia alta come Daimler (+7% le vendite), grandi clienti della Bicocca. La stessa Daimler ha perfezionato oggi l’accordo per l’acquisto del 12% del partner cinese di lunga data, Baic Motor.

Indesit scende del 2,7% dopo la rottura delle trattive col sindacato sul piano di ristrutturazione. L’azienda potrebbe mettere in mobilità 1.400 dipendenti. 

Fra le banche spicca il calo di Bpm (-2,08%), declassata a junk da Fitch. Unicredit scende dell’1,89%, Intesa -1,48%, Monte Paschi -1,14%. Pesante Mediobanca, -2,06%.

Sale invece Generali (+0,9%), sostenuta dalla promozione a “buy” di Deutsche Bank. Fondiaria-Sai perde il 2,52% dopo avere segnato ieri i nuovi massimi dell’anno.

In controtendenza Diasorin (+1,76%), dopo lo scioglimento del patto di sindacato. Intermonte ed Equita continuano a puntare sul titolo in vista del nuovo piano industriale, così come Berenberg, che non esclude la possibile vendita del business CRM per 500/600 mln di euro.

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