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Per CR7 e Donnarumma addio in vista, Pirlo e Conte in bilico

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Donnarumma e Ronaldo, il tempo degli addii. Neanche il tempo di metabolizzare i verdetti della Serie A che è già ora di mercato, e pure di nomi grossi. Il primo è quello di Gigio, destinato, a meno di clamorosi colpi di scena, a svestire molto presto i colori rossoneri. Sul suo rinnovo non ci sono notizie, in compenso però ieri sera, all’aeroporto milanese di Linate, è sbarcato Mike Maignan, portiere francese del Lille, pronto a sottoporsi alle visite mediche e a diventare il nuovo portiere del Milan.

Il 25enne transalpino, fresco campione di Francia con il Lille, arriva per 15 milioni di euro (bonus compresi) ed è prossimo a firmare un triennale da 2,8 milioni a stagione: cifre importanti, non certo da numero 12, il che sa tanto di sentenza sul fronte Donnarumma. Gigio, del resto, non ha mai accettato l’offerta di Maldini, che si era spinto fino a un maxi ingaggio da 8 milioni a stagione e oggi, a poco più di un mese dalla scadenza del contratto (30 giugno), può di fatto considerarsi libero, per quanto il mercato possa sempre regalare sorprese.

Certo, sembra difficile che il Milan abbia acquistato un portiere da 15 milioni solo per mettere pressione a Raiola, tanto più che i rumors sul rinnovo vanno avanti da almeno un anno e il diretto interessato, al pari del suo procuratore, non ha mai fatto nulla per zittirli, con inevitabile disappunto dei rossoneri che, una volta conquistata la Champions, hanno deciso di fare la loro mossa. Vedremo se avrà effetto sul giocatore, che però sembra ormai proiettato verso altri lidi. Quali? Impossibile sbilanciarsi con certezza, anche se la pista Juve, a maggior ragione dopo i risultati di domenica, prende quota in maniera importante.

Anche i bianconeri però sono alle prese con un addio sempre più concreto, ovvero Cristiano Ronaldo. Il portoghese, sorprendentemente in panchina a Bologna, è volato in patria in fretta e furia, trovando però il tempo di postare sui social frasi piuttosto indicative. “Ho realizzato il mio obiettivo di vincere tutto in Italia – ha scritto CR7 -. Sono contento per la Coppa Italia, la Supercoppa italiana e il titolo di capocannoniere. Grazie a chi ha preso parte a questo viaggio”. Frasi che sanno di addio, anche perché vanno ad aggiungersi al trasferimento delle macchine di settimana scorsa, alla panchina di Bologna e ai tanti, troppi, musi lunghi delle ultime settimane, forse un preludio di quello che sapevano in tanti ma che nessuno osava dire apertamente.

In casa Juve comunque sono ore frenetiche non solo sul fronte Ronaldo: c’è da stabilire il futuro allenatore, ma anche il direttore tecnico. Pirlo, dopo la conquista della Coppa Italia, ha agguantato anche un’insperata qualificazione in Champions, ma le sue quotazioni, per quanto in risalita, restano deboli. Paratici, a domanda precisa, ha parlato di “pensieri da cominciare” e, più in generale, c’è la sensazione che i giochi siano già fatti, con Allegri e Zidane a giocarsi le rispettive carte. Max sarebbe l’usato sicuro per eccellenza, ma i rapporti con parte della società (Paratici e Nedved in primis) non sono buoni, Zizou invece, pur godendo della stima di tutti, ha il problema dell’ingaggio, visto che a Madrid, dove il suo addio sembra scontato (e in corsa c’è proprio Allegri), percepisce 12 milioni più bonus.

Ma anche la dirigenza, come detto prima, potrebbe cambiare: Paratici ha il contratto in scadenza e la fiducia, dalle parti di Torino, è messa in discussione da molti, tanto che si parla già di promozione di Federico Cherubini, attualmente Football Director.

Situazioni in divenire, proprio come quella di Conte all’Inter. L’attesissimo incontro con Zhang, inizialmente previsto per ieri, è slittato nuovamente a data da destinarsi, anche se è lecito attendersi che possa avvenire oggi o, comunque, entro la fine della settimana. C’è un futuro da decidere, nel senso che il tecnico vuole sapere esattamente quale sarà il progetto dei nerazzurri, alle prese con difficoltà economiche superiori alla media.

Il punto fermo del tecnico è la permanenza di tutti i top player, conditio sine qua non per continuare assieme: sugli acquisti futuri, invece, le linee guida sono più malleabili, a meno che dietro non ci sia qualche top club europeo, pronto a garantirgli un progetto da urlo, anche se questo, al momento, non sembra uno scenario molto probabile. Non sta perdendo tempo nemmeno il Napoli che, dopo il flop contro il Verona, ha dato il benservito a Gattuso e un quasibenvenuto a Sergio Conceiçao, favoritissimo per diventare il nuovo tecnico azzurro. In Portogallo sono sicuri che sarà così e anche in Italia arrivano conferme decise: l’allenatore lusitano, capace di eliminare la Juve negli ottavi di Champions, firmerà un biennale da 5 milioni complessivi, anche se il Porto non sembra propenso a lasciarlo andare senza indennizzo. Un post campionato di fuoco insomma, da nord a sud: perché il mercato, del resto, non conosce confini, tanto più nei pochi giorni che precedono l’Europeo.

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