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Parmalat, prezzo latte pesa sugli utili

Il gruppo Parmalat ha chiuso il primo trimestre del 2014 con un fatturato di 1.193 milioni, in calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il profitti netti, a perimetro e cambi costanti (esclusi effetti iperinflazione), ammontano invece a 1.327 milioni, in aumento del 7,8%. 

L’utile segna 47,7 milioni, in calo del 14,5% sullo stesso periodo del 2013, mentre l’utile di gruppo a perimetro e cambi costanti è pari a 56,6 milioni (+1,4%). Il mol si attesta a 76,4 milioni (-19,4%) mentre il dato a perimetro e cambi costanti registra 89,7 milioni (-8,7%).

Le disponibilità finanziarie nette a fine marzo ammontavano a 1.017 milioni, contro i 1.056,6 del periodo di riferimento (-4,8%). Il gruppo conferma gli obiettivi di crescita di fatturato e mol, in linea con l’andamento positivo degli ultimi esercizi. Per il 2014 stima un fatturato netto ed un ebitda in crescita del 3%.

Il primo semestre 2014 per Parmalat è stato “difficile”, ma il secondo sarà “più facile”, ha commentato il direttore generale, Yvon Guerin, che in una conference call ha presentato alla comunità finanziaria i risultati trimestrali. 

“Rispettiamo il nostro piano razionalizzazione per essere ancora più efficienti – ha aggiunto –. Grazie a una situazione più stabilizzata della quota del latte e un aumento della fiducia dei nostri consumatori, manteniamo la guidance a perimetro e tassi costanti di +3% . Dovremo essere in grado di farcela come abbiamo fatto nel primo trimestre”.

“A causa del forte aumento del prezzo del latte alla fine dell’anno, al problema dei tassi e altri problemi – ha concluso – noi prevediamo ancora un primo trimestre difficile, un primo semestre 2014 difficile, mentre più facile sarà il secondo: vogliamo essere realistici, non perdere quote di mercato, continuare a investire e fare sforzi nel brand per essere sempre più competitivi. Rispettiamo il nostro piano razionalizzazione per essere ancora più efficienti”.

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Categories: Finanza e Mercati