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PANCHINE BOLLENTI – Conte, Ancelotti, Guardiola e Mourinho: le scintille del mercato che verrà

Il vortice è (ri)cominciato. Ancora una volta la sosta per le Nazionali, più che per gli impegni delle stesse, è salita alla ribalta per gli scossoni sulle panchine della Serie A, presenti e future. Già, perché non ci sono solo Sampdoria e Palermo, le ultime in ordine di tempo a cambiare allenatore: pochi infatti possono dirsi al sicuro dalle bizze dei presidenti nostrani. Anche perché gli ultimi avvenimenti dimostrano come ormai nemmeno i risultati possano blindare una panchina. E’ il caso di Zenga e Iachini, il primo esonerato nonostante il 10° posto in classifica (in linea con gli obiettivi della Samp), il secondo dopo la vittoria (!) ottenuta contro il Chievo. Insomma, questi allenatori saranno pure ben pagati ma non possono proprio stare tranquilli.

Ma anche qui ci sono delle eccezioni. Prendete Antonio Conte, tanto per fare un esempio illustre. La sua panchina azzurra è blindatissima fino al prossimo Europeo e se fosse per Tavecchio lo sarebbe anche in futuro. Su di lui però hanno puntato gli occhi un po’ tutti i club, italiani e non. Il ct piace soprattutto a Milan, Juventus e Chelsea, mentre al momento sembrano essere uscite di scena Roma, Napoli e Psg, tutte più che soddisfatte dei rispettivi allenatori. Che Berlusconi sia un suo grande estimatore non è un segreto (ha provato a prenderlo, senza riuscirci, già due volte), mentre desta più scalpore il ritrovato feeling con Andrea Agnelli o l’interessamento di Roman Abramovich, fino a poco tempo fa legatissimo al “suo” Mourinho. L’ultima parola, ovviamente, spetterà al diretto interessato ma c’è da scommettere che sarà lui il grande conteso della prossima estate.

L’altro big italiano che potrebbe scombussolare il mercato-allenatori è sicuramente Carlo Ancelotti. Qui però, a meno di clamorosi colpi di scena, se ne parlerà solo per l’estero. Difficile infatti che Carletto possa tornare in Serie A: avesse voluto sarebbe già sulla panchina del Milan da diversi mesi. Più facile vederlo in Premier o, in alternativa, in Bundesliga. Molto, per non dire tutto, dipenderà da Guardiola: se Pep andrà al City ecco che il Bayern contatterà Ancelotti, se invece il catalano resterà in Germania sarà proprio quella inglese la pista più accreditata. Attenzione poi a Josè Mourinho, che potrebbe diventare la mina vagante per eccellenza. Se il suo rapporto con il Chelsea, come sembra, s’interromperà, lo Special One tornerà a far gola a diversi top team.

Ma tutto ciò interessa poco alla maggioranza dei nostri tecnici, costretti a guadagnarsi la pagnotta partita dopo partita. Il prossimo a saltare, numeri alla mano, potrebbe essere Mandorlini, il cui futuro veronese sembra essere appeso a un filo. Il buon Andrea si giocherà le ultime speranze contro il Napoli, proprio nella domenica in cui Montella e Ballardini debutteranno con Sampdoria e Palermo. Il tutto in attesa dei prossimi esoneri: quelli, infatti, sono una vera e propria certezza. Indipendentemente dai risultati.

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