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Oggi è il giorno della battaglia di Siena: assemblea Mps ad alta tensione. Milano inizia positiva

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MPS, AL VIA L’ ASSEMBLEA SENZA L’ACCORDO
LO YEN DEBOLE INFIAMMA TOKYO: +49% NEL 2013

Finale d’anno ad alta tensione in Piazza Affari. Complice il Palio di Capodanno in quel di Siena, ovvero l’assemblea straordinaria del Monte Paschi (+4,31% nella seduta prenatalizia) per l’aumento di capitale da tre miliardi, che si terrà già stamane visto che prima di Natale erano pervenute adesioni pari al 49,2% del capitale ad un soffio dalla soglia del 50% necessaria per deliberare in prima convocazione.

Salvo accordi dell’ultima ora, si consumerà così uno strappo clamoroso: la Fondazione, forte del 33,5%, si accinge infatti a bocciare la partenza dell’aumento di capitale a gennaio , così come chiesto dal presidente Alessandro Profumo e dal direttore generale Fabrizio Viola, proponendo il rinvio a fine maggio per trovare nel frattempo un compratore di una parte del suo pacchetto. Ma in questo caso si rischiano le dimissioni di Profumo e Viola e, soprattutto, l’impugnazione della delibera per “evidente conflitto di interessi”, così come emerge dal parere di Pier Gaetano Marchetti. Sul piano finanziario, il rinvio metterebbe fuori gioco il consorzio di garanzia guidato da Ubs, che scadrà il prossimo 31 gennaio. In caso di mancata esecuzione dell’operazione non sarà possibile pagare gli interessi sui Monti bond (339 milioni) e il Tesoro si ritroverebbe in mano, ai prezzi attuali, il 16 per cento del capitale. E’ certo che per evitare un epilogo del genere si lavorerà fino all’ultimo su una soluzione alternativa. Ma non è andato in porto il tentativo del ministro Fabrizio Saccomanni di .mettere insieme una cordata di Fondazioni del Nord per rilevare, assieme al fondo Al Aabar una quota consistente di azioni in mano alla Fondazione.

A Piazza Affari non resta che confidare in un finale a sorpresa. Come sempre accade in un Palio che si rispetti.

IL TESORO SALUTA IL 2014: STAMANE ASTA BOT A 6 MESI

Stamane il Tesoro apre il 2014 finanziario con l’asta dei Bot a 6 mesi (offerta 8 miliardi ) e dei Ctz (da 2 a 3 miliardi) . Lunedì sarà la volta dei Btp a 5 anni e dei Btp a 10 anni.

Lunedì Piazza Affari aveva chiuso la seduta pre-natalizia con un rialzo dello 0,7% a 18.697 punti dell’indice Ftse Mib, in sintonia con le altre borse europee (+0,8% il Dax, +0,96% il Ftse100 e +0,51% il Cac40), in una seduta dai volumi sottili.

Piazza Affari ha chiuso la seduta pre-natalizia con un rialzo dello 0,7% a 18697 punti dell’indice Ftse Mib, in sintonia con le altre borse europee (+0,8% il Dax, +0,96% il Ftse100 e +0,51% il Cac40), in una seduta dai volumi sottili (la borsa milanese resterà chiusa nei prossimi tre giorni).

ABE RILANCIA IL QE E SFIDA CINA E COREA

Il finale del 2013 regala nuovi record alla Borsa di Tokyo +0,03% che archivia la settimana con un rialzo dell’1,1%, ai massimi dal 2007. Da gennaio il listino ha guadagnato uno spettacolare 49%. Stamane lo yen ha infranto al ribasso la barriera dei 105 punti rispetto al dollaro (105,03) come non accadeva dall’ottobre 2008. Nei confronti dell’euro la valuta nipponica è sce sa a144,06. All’origine del rally ci sono motivazioni tecniche e politiche. Il governatore della Bank of Japan Kuroda ha ribadito la strategia degli acquisti sul mercato per 67 miliardi al mese, prevedendo che entro sei mesi verrà raggiunto l’obiettivo di un tasso di inflazione superiore al al’1%.

In ripresa anche Shanghai +0,8%, dopo gli interventi della banca centrale a favore della liquidità. Inlieve calo Hong Kong.

Ma l’aspetto più significativo, ed inquietante, è politico. Il premier Shinzo Abe si è recato ieri in visita al tempio Yasukuni a render omaggio ai combattenti cadute er il Sol Levante, compresi i responsabili dei crimini di guerra in Cina e Corea. Anche la data della visita è stata considerata una provocazione da Pechino: il 26 dicembre, infatti, cadeva il 120° anniversario della nascita di Mao, data d’avvio delle celebrazioni che costeranno 2,5 miliardi di dollari. La Cina ha annunciato che la crescia del Pil nel 2013 si è attestata al 7,6%, sopra il 7,5% previsto ma in rallentament rispetto al 2012 (7,5%). Riflettori accesi sulla Borsa di Istanbul -1,2% e sulla lira Turchia in pesate ribasso rispetto al dollaro ad all’euro sotto la pressione di una grave crisi politica ed istituzionale provocata dalle inchieste che colpiscono al cuore il sistema creato al premier Erdogan.

Le Borse Usa riaprono i battenti sull’onda di alcune notizie positive. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono calate di 42.000 a338.000, Il Fondo monetario ha annunciato che rivedrà al rialzo le stime di crescita sull’economia Usa per l’anno prossimo, che a ottobre era stata indicata al 2,6%.

TITOLI SOTTO I RIFLETTORI: FIAT IN POLE POSITION

Occhi puntati su Fiat +4,46% a 5,85 euro martedì grazie alla ripresa delle trattative con Veba sulla partecipazione del 41,5% in Chrysler. “L’idea è che un accordo sia dietro l’angolo”, ha detto un trader, sottolineando come dalle indiscrezioni emerse la divergenza sul prezzo della quota sembra non essere enorme. Chrysler ha intanto ridotto di 22 milioni di dollari gli interessi su un prestito di 2,9 miliardi. Lo dice una nota della società Usa, controllata da Fiat, aggiungendo che la scadenza resta il 24 maggio 2017.

Bene anche Indesit +0,61% dopo che il tribunale di Ancona ha accolto la proposta della famiglia Merloni di nominare Aristide come tutore legale del padre Vittorio. Goldman Sachs ha tempo fino a fine gennaio per la revisione strategica della partecipazione di Fineldo nell’azienda.

In attesa di conferma StM che ha chiuso in rialzo del 3,9%. Il leader europeo dei chip beneficia delle prospettive di incremento delle vendite di iPhone in Cina, dopo l’accordo fra Apple e China Mobile. Apple, di cui StM è fornitore per i Mems, sale del 2,8%.

Tra i titoli finanziari, tiene banco la reazione del mercato a tra creditori bancari e la Carlo Tassara che ha finalmente approvato il bilancio 2012, chiuso con un rosso di circa 600 milioni, prevalentemente a causa delle rettifiche sui titoli in portafoglio. L’assemblea della holding bresciana, ha anche deliberato l’emissione degli strumenti finanziari partecipativi che saranno sottoscritti, in proporzione ai rispettivi crediti non garantiti dalle banche, a cominciare da Intesa. L’accordo prevede che gli istituti sottoscrivano subito una prima tranche di questi strumenti per circa 650 milioni. L’impegno, in caso di ulteriori perdite derivanti dalla gestione finanziaria della società, potrà salire fino a un importo massimo di 1 miliardo.

Sotto i riflettori anche Rcs Mediagroup che ha perfezionato la cessione degli immobili milanesi di via San Marco e via Solferino a Blackstone per 120 milioni e gli annessi contratti di riaffitto

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