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NAZIONALE – Stasera l’Italia di Conte cerca in Norvegia la prima vittoria per gli Europei

Ora si fa sul serio. Smaltita la sbornia (in senso figurato s’intende!) del successo sull’Olanda, l’Italia è chiamata a ripetersi in quel di Oslo, dove questa sera (ore 20.45), inizierà il lungo cammino che dovrebbe portarla a Euro 2016. L’avversario, la Norvegia di Mathias Hogmo, è sicuramente inferiore alla nazionale orange sconfitta giovedì a Bari ma la partita è molto più importante. In palio ci sono punti pesanti e se è vero che un risultato negativo condizionerebbe poco la corsa degli azzurri (in fondo siamo solo alla prima giornata) è altrettanto vero che creerebbe parecchi problemi a livello emotivo. Non basta infatti un successo in amichevole per dimenticare tutte le fragilità di una squadra uscita con le ossa rotte dal Mondiale, sia a livello tecnico che umano. 

Ecco perché, ancora una volta, gli occhi sono puntati su Antonio Conte, il vero top player della Nazionale italiana. “Sono molto contento del lavoro fatto in questi giorni – ha spiegato il ct, presentatosi in conferenza stampa assieme a Bonucci. – I ragazzi hanno dato grande disponibilità e recepito abbastanza bene la mia idea di calcio. Certo, rispetto ad una squadra di club il tempo è poco e devi fare in 9 giorni quello che altrimenti faresti in un mese, ma sono convinto che abbiamo intrapreso la strada giusta”. Eppure non sono stati certo giorni sereni quelli che hanno preceduto la sfida alla Norvegia. 

Le polemiche infatti, tra il caso Chiellini (richiamato dalla Juve dopo un iniziale permesso a restare in ritiro, con accuse di complotto da parte del team manager Oriali e dura replica della società bianconera) e il caso Lotito (il suo presenzialismo, figlio di un’alleanza con Tavecchio di lunga data, ha fatto gridare allo scandalo) hanno animato la vigilia ben più di quanto non fosse lecito attendersi. “Ho le spalle abbastanza larghe – ha replicato Conte. – La vicenda Chiellini ci servirà da lezione, in futuro dovremo gestire meglio situazioni del genere. Era infortunato, non avrebbe comunque potuto giocare e va bene che sia tornato alla Juve. Però sia chiara una cosa: io sono qui per unire, non per dividere. Se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo lavorare tutti insieme. Lotito? Mi è stato spiegato che, in qualità di consigliere Federale, ha tutto il diritto di stare con noi e finché non mi darà fastidio sulle questioni calcistiche andrà tutto bene. E so che non si permetterebbe mai di intromettersi nel mio lavoro…”. 

Il tono è diverso rispetto ai tempi della Juventus, il piglio no: Antonio Conte va per la sua strada e chi non lo segue può considerarsi tagliato fuori. In tutto questo stasera c’è una partita da giocare. Checché ne dica il ct (“la Norvegia è una squadra ostica, da prendere con le molle, dovremo fare molta attenzione”) l’avversaria è tutt’altro che irresistibile. Posizionati al poco invidiabile 53° posto del ranking Fifa, una sola vittoria nelle ultime undici partite, i norvegesi sono privi di stelle internazionali (i “top player” sono King, centravanti del Blackburn, il portiere Nyland e gli esterni offensivi Moeller-Daehli e Elyounoussi) e praticano un calcio di difesa e contropiede. Ma il loro ct (Mathias Hogmo, 54 anni, una carriera tra Rosemborg, Tromsoe e Djurgarden) non ci sta a partire battuto in partenza. 

“Se non sbaglio anche l’Italia, dopo il Mondiale, ne aveva vinta solo una nelle ultime nove no?” ha punzecchiato in conferenza stampa, caricando così ulteriormente i suoi giocatori, già abbastanza galvanizzati dal tutto esaurito dello Ullevaal Stadion di Oslo. E’ chiaro però che l’Italia non dovrà farsi intimidire e giocare il proprio calcio, basato sul 3-5-2 d’ordinanza. In porta tornerà Buffon, in difesa conferma per il trio Ranocchia-Bonucci-Astori, a centrocampo De Rossi in cabina di regia, Florenzi e Giaccherini interni (Marchisio è squalificato), Darmian e De Sciglio sulle fasce. In attacco, neanche a dirlo, conferma della coppia Immobile-Zaza, super lodata dopo l’ottima prova di Bari. 

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