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Mps-Mediobanca: soglia minima del 35% già virtualmente raggiunta, ecco chi ha aderito dopo il rilancio

Imagoeconomica

Il tanto atteso rilancio è arrivato. Allo scopo di convincere gli investitori istituzionali ad aderire all’offerta su Mediobanca, Mps ha messo sul piatto 0,9 euro in contanti per azione, 750 milioni in totale, trasformando quella che era un’ops in un’opas (offerta pubblica di acquisto e scambio). In parallelo, la banca guidata da Luigi Lovaglio ha rinunciato alla soglia del 66,7% del capitale, mantenendo solo la soglia minima del 35%, che rimane almeno ufficialmente l’unica condizione necessaria per determinare il successo dell’offerta. E, numeri alla mano, non ci sono più dubbi sul fatto che l’8 settembre il periodo d’adesione si chiuderà (salvo poi riaprire dal 16 al 22 settembre), con quella percentuale già nel cassetto. 

Mps a un passo dal 35% di Mediobanca

Nella serata di martedì, le adesioni all’offerta di Mps su Mediobanca hanno superato la soglia del 30% del capitale. Ieri sono stati consegnati oltre 10 milioni di titoli, che hanno portato la quota totale al 30,125% (considerando anche l’annullamento di azioni proprie per il 2,4% del capitale a fine luglio) dal 28,85% di lunedì. 

Tra i titoli conferiti, oltre all’intera partecipazione di Delfin e Caltagirone che avevano già consegnato le loro quote prima del rilancio, ci sono anche quelli della Plt, la holding della famiglia Tortora che ha aderito con il proprio 1,1% e il 2,2% in mano ad Edizione della famiglia Benetton, che nella serata di martedì ha annunciato il suo supporto all’operazione.  

Nel frattempo, anche l’Enpam ha deciso di consegnare le sue azioni Mediobanca a Mps. A quanto si apprende, i gestori che si occupano della partecipazione per conto dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri, titolare di circa il 2% di Piazzetta Cuccia, hanno valutato positivamente la proposta di Mps, arricchita da una componente cash di 0,9 euro ad azione. Nonostante l’ufficialità non ci sia ancora, al momento la banca senese dovrebbe già nel cassetto circa il 34% di Mediobanca. 

Anche Enasarco pronta ad aderire, Mps punta al 51%

Per raggiungere e superare ill 35% manca solo 1% che probabilmente arriverà grazie alle altre due casse previdenziali. Enasarco, con il suo 2,5% sarebbe già pronta ad aderire, seguita a ruota dalla Cassa Forense (1%). 

Nella stessa direzione dovrebbero andare anche Anima, Amundi e Unicredit (2% circa) che avevano optato per l’astensione sia all’assemblea di Mediobanca che ha bocciato l’ops su Banca Generali sia a quella del Monte dei Paschi che a marzo aveva votato a favore dell’offerta su Piazzetta Cuccia.

Messa in cassaforte la soglia minima, l’obiettivo di Mps è ora quello di raggiungere il 50% più un’azione di Mediobanca, un livello che permetterebbe a Lovaglio & Co. di assicurarsi il controllo della governance e sfruttare i benefici fiscali delle Dta.

Per farlo, serviranno le quote in mano agli istituzionali che diventano così determinanti per capire quale sarà la reale integrazione tra le due banche una volta terminato il periodo d’adesione. Alla conclusione dell’opas mancano ancora pochi giorni, anche se la rinuncia alla condizione soglia del 66,7%, consentirà a Mps di riaprire l’offerta per altri cinque giorni lavorativi, dal 16 al 22 settembre. 

Giovedì il cda di Mediobanca

Domani, intanto, è in calendario il consiglio d’amministrazione di Mediobanca che dovrà aggiornare la propria valutazione della proposta di Siena alla luce del rilancio da 0,9 euro per azione. Con ogni probabilità, i vertici di Piazzetta Cuccia ribadiranno che l’offerta non è adeguata dal punto di vista economico e da quello industriale, continuando a parlare di ops (ora opas) “ostile”.

Nel frattempo a Piazza Affari continuano le vendite sui titoli Mediobanca (-0,6%) e Mps (-1%): dopo un avvio positivo, le quotazioni di entrambi gli istituti sono tornate rapidamente in territorio negativo estendendo le flessioni della vigilia. Movimenti che non alterano i rapporti di forza: la nuova offerta di Mps, dopo il rilancio da 750 milioni, rimane a premio dello 0,3% rispetto ai valori di Borsa. 

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Categories: Finanza e Mercati