Arriva il rilancio? Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi si riunisce oggi. All’ordine del giorno, secondo le indiscrezioni, dovrebbe esserci un possibile rilancio dell’offerta lanciata a gennaio su Mediobanca. La banca senese potrebbe infatti introdurre una componente in contanti che, sommata allo scambio di azioni, dovrebbe ridurre o azzerare lo sconto che, ai prezzi di chiusura di venerdì e in base al concambio di 2,533 azioni Mps per ogni titolo di Piazzetta Cuccia, è di circa il 4%, 700 milioni di euro.
In attesa di novità, a Piazza Affari il titolo Mediobanca sale dello 0,1% a quota 20,72 euro per azione, mentre quello Mps avanza dello 0,55% a 7,886 euro.
Mps-Mediobanca: un rilancio per arrivare al 51%
Dopo l’assemblea che ha negato al cda di Mediobanca l’autorizzazione a procedere con l’operazione Banca Generali, le adesioni all’offerta del Monte dei Paschi su Mediobanca che si concluderà il prossimo 8 settembre, sono arrivate al 28,7% del capitale, grazie soprattutto ai due soci forti Caltagirone e Delfin che hanno consegnato le loro azioni. La soglia minima del 35% è dunque a portata di mano, considerando il probabile apporto delle tre casse previdenziali – Enpam, Enasarco e Cassa Forense hanno in mano il 5,5% – di Edizione della famiglia Benetton (2%) e di Unicredit (1,9%).
Il rilancio servirà dunque a convincere gli investitori istituzionali ad aderire all’offerta, permettendo a Mps di arrivare al 51% di Mediobanca e prendere dunque saldamente il controllo del cda di Piazzetta Cuccia, realizzando senza intoppi il progetto di integrazione tra le due realtà e utilizzando più velocemente i benefici fiscali delle Dta. Se, al contrario, Mps dovesse fermarsi poco sopra il 35% si creerebbe una situazione in cui diverse maggioranze potrebbero formarsi di volta in volta in assemblea, cosa che tra l’altro complicherebbe le cose con la Banca Centrale Europea che, dando il via libera all’operazione, ha chiesto all’istituto toscano di fornire, entro sei mesi dalla chiusura dell’ops, dettagli sulla futura governance e sul modo in cui intende gestirla, nonché sulla maniera in cui saranno rispettate le soglie autorizzative.
Mps-Mediobanca: con un rilancio si allunga l’offerta
Gli occhi del mercato sono dunque concentrati su Siena in attesa di una possibile comunicazione da parte del ceo di Mps Luigi Lovaglio e del suo cda. Se il Monte deciderà di rilanciare è probabile che i termini dell’ops saranno prolungati di qualche giorno. La scadenza ufficiale è fissata per lunedì 8 settembre, ma l’aggiunta di una componente cash potrebbe riaprire le adesioni. È già accaduto con le offerte di Banca Ifis su Illimity e di Bper sulla Popolare di Sondrio. Secondo gli analisti, dunque, il nuovo termine potrebbe essere fissato per il 15 settembre.