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Mps: l’utile corre a 413 milioni nel trimestre (+24%). E su ops Mediobanca: “Banca Generali coerente con l’offerta”

FIRSTonline - Matteo Lirosi

Il Monte dei Paschi di Siena apre il 2025 con un primo trimestre in crescita e subito il titolo sale in Borsa: l’utile netto raggiunge i 413 milioni, in crescita sia rispetto al primo trimestre 2024 (+24,2% a 333 milioni) sia rispetto al trimestre precedente (385 milioni) ma anche superiore al consensus degli analisti, fermo a 341 milioni. Il risultato operativo netto del gruppo a fine marzo è pari a 448 milioni (444 milioni), il risultato ante imposte è di 397 milioni e le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 16 milioni, imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta. I ricavi del gruppo ammontano a 1.007 milioni, in linea rispetto al primo trimestre 2024 (-0,5%).

La crescita delle commissioni nette (+8,9%) e degli altri ricavi della gestione finanziaria (+24,7%), scrive la banca, ha quasi integralmente compensato l’attesa contrazione del margine di interesse (-7,5%), penalizzato dalla riduzione dei tassi. In crescita gli impieghi, in particolare i mutui alle famiglie.

Mps e l’offerta su Mediobanca rispetto a Banca Generali

Quanto all’ops su Mediobanca, nella nota sui risultati del primo trimestre dell’anno Mps sottolinea: “Con il forte sostegno degli azionisti in occasione della scorsa assemblea, Mps prosegue in linea con la tempistica prevista nell’esecuzione del percorso verso l’ops su Mediobanca, il cui razionale industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali“.

Mps, i conti della trimestrale

Banca Mps nella nota spiega che il margine di interesse è risultato pari a 543 milioni, in calo del -7,5%, mentre le commissioni nette raggiungono i 398 milioni (+8,9%). Il positivo andamento è stato registrato sia sulle attività di gestione/intermediazione e consulenza, sia sull’attività bancaria commerciale.

Gli oneri operativi sono risultati pari a 472 milioni, in crescita del 2,2% principalmente per gli effetti derivanti dal rinnovo del contratto dei bancari ma in calo rispetto al trimestre precedente (-1%). Il risultato operativo lordo si attesta quindi a 535 milioni (-2,8% rispetto al trimestre 2024 corrispondente).

Il tasso di provisioning, rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing, esprime un trend in miglioramento, scrive la banca, attestandosi a 46 punti base (53 punti base la media dello scorso anno). I crediti deteriorati lordi sono stabili a quota 3,6 miliardi.

Tra i conti del trimestre spuntano poi oneri straordinari di 7 milioni che includono i costi sostenuti per il varo dell’Ops sulle azioni Mediobanca. Banca Mps presenta poi a fine trimestre una raccolta complessiva di 198,2 miliardi (+1,0 mld) rispetto a fine dicembre con una crescita sia della raccolta diretta che della indiretta. Al 31 marzo 2025 i finanziamenti clientela del gruppo si sono attestati a 78,6 miliardi, in crescita rispetto a fine dicembre 2024 (+1,3 mld di euro), soprattutto sui mutui (+1,3 miliardi).

Banca Mps, con risultati superiori alle attese degli analisti, registra a fine trimestre un ratio patrimoniale Cet1 del 19,6%, livello record per la banca, nettamente al di sopra del requisito richiesto dalla Bce.

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