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Milan-Juve: occasione per i bianconeri, esame per Seedorf senza Balotelli

Non chiamatelo esame di maturità. “Quello semmai c’è stato contro la Sampdoria – ha spiegato Seedorf in conferenza stampa. – Questa è un’opportunità per continuare a crescere”. E siccome la Juventus non deve più dimostrare niente a nessuno, il concetto ci può anche stare. Il big match di San Siro metterà di fronte due squadre molto diverse tra loro, come dimostra la distanza siderale (31 punti) che le separa in classifica. Eppure in partite come queste può succedere di tutto, quindi guai a dare qualcosa per scontato. Lo sa Seedorf e lo sa Conte, anche se solo il primo si è presentato davanti a microfoni e taccuini per presentare la super sfida. Il tecnico bianconero infatti continua il suo personale sciopero contro le conferenze della vigilia, a differenza del collega rossonero, sempre più calato nel nuovo ruolo. 

Nessun paragone tra i due, ci mancherebbe, ma certo la sfida nella sfida si preannuncia stuzzicante. “Io devo imparare, crescere, guardare” si è schernito l’olandese, ma chi lo conosce sa bene quanto sia alta la sua autostima. Ad accrescerla poi ci sono le ultime prestazioni del Milan, in netto miglioramento gara dopo gara. “Fa piacere che anche dall’esterno vi accorgiate di questo – ha ammesso Seedorf. – Tutti gli allenatori vogliono portare serenità, io sto cercando di farlo attraverso il dialogo”. Già. In settimana Montolivo e Poli hanno raccontato i metodi dell’olandese, basati, oltre che sul lavoro di campo, su colloqui individuali motivazionali. “Effettivamente dialogo molto con loro, è la mia strategia, il mio modo di operare” ha confermato, dando la sensazione di avere sempre più in pugno lo spogliatoio. 

Merito anche di alcune mosse tattiche che hanno ridato tranquillità e sicurezza alla squadra, su tutte l’inserimento di Poli, anche questa sera titolare. Il 4-2-3-1 diventa così piuttosto camaleontico, con sei giocatori a spingere in fase offensiva (ai 4 attaccanti vanno aggiunti i due terzini) e sette/otto a ripiegare in quella difensiva. La Juve questo lo fa da anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il silenzio di Vinovo non ha comunque nascosto le mosse di Conte, costretto a preparare il big match in fretta e furia. “Colpa” dell’Europa League e dell’amichevole Spagna-Italia, che ha impedito alla Lega il più logico slittamento al monday night. Ma il tecnico bianconero ha comunque gestito al meglio le forze con un ottimo turnover e potrà schierare una squadra abbastanza fresca. 

I dubbi sono sostanzialmente due e riguardano Chiellini e Asamoah. Entrambi sono stati convocati ma non sono al meglio e potrebbero partire dalla panchina in virtù di Caceres e Peluso. Per il resto formazione fatta, con Marchisio al posto dello squalificato Vidal. Il 3-5-2 d’ordinanza dovrebbe essere questo: Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Caceres in difesa, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio e Asamoah a centrocampo, Tevez e Llorente in attacco. 

Una sola assenza di rilievo invece per il Milan, ma di quelle pesanti. Mario Balotelli infatti non ha recuperato dall’infortunio alla spalla e non sarà nemmeno in panchina. Al suo posto giocherà Pazzini, che sarà così l’unica punta di ruolo nel 4-2-3-1. In porta ci sarà Abbiati, in difesa De Sciglio, Rami, Bonera ed Emanuelson, a centrocampo De Jong e Montolivo, sulla trequarti Taarabt, Kakà e Poli. Probabile tutto esaurito a San Siro: sono oltre 70 mila le presenze sicure tra abbonati e paganti, e gli ultimi biglietti potrebbero essere venduti nella giornata di oggi.

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