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Milan e Roma deludono ma Higuain torna al gol

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Dopo il passo falso del sabato, ecco quelli della domenica. Milan e Roma volevano (e dovevano) approfittare della sconfitta dell’Inter, invece non sono andati oltre due pareggi che, partite e avversari alla mano, non possono che lasciare l’amaro in bocca. Certo, si dice sempre che il campionato italiano non ha nulla di scontato e questo va sempre tenuto in considerazione, tanto più dopo la sosta per le nazionali che, fatalmente, penalizza più le grandi che le piccole, ma rossoneri e giallorossi potevano fare molto di più.

L’1-1 della Sardegna Arena e il 2-2 dell’Olimpico dicono che entrambe le squadre sono ben lontane dall’essere mature e che lo scudetto, come facilmente prevedibile, sarà ancora una volta affare di Juventus (sicuro) e Napoli (forse). Partiamo dal Milan e dal pareggio maturato contro il Cagliari. Risultato giusto nel complesso e figlio di un match a due volti, nel quale la squadra di Gattuso ha clamorosamente sbagliato l’approccio.

I primi 20’ sono stati tutti rossoblu, tanto che il solo gol di Joao Pedro (4’) è stato fin troppo stretto per Maran, costretto a disperarsi per il palo di Barella e un altro paio di occasioni davvero importanti. Poi il Milan, una volta passata la tempesta, ha alzato testa e baricentro, facendo valere il maggior tasso tecnico e le migliori soluzioni dalla panchina. Dopo aver divorato due palle gol colossali con Bonaventura, a inizio ripresa Higuain ha sfruttato un errore del Cagliari e cancellato quel fastidioso “0” dalla casella delle reti fatte (55’).

Sembrava essere l’inizio di una rimonta, invece il risultato non è più cambiato e i rossoneri, nonostante alcune occasioni avute nel finale (grande parata di Cragno su Suso e colpo di testa di poco a lato di Higuain), si sono dovuti accontentare del pareggio. “I primi 20’ sono stati imbarazzanti, fossimo andati sotto di 2 gol non avremmo recuperato più – l’analisi di Gattuso. – Non possiamo sbagliare atteggiamento così, dobbiamo risolvere questa problematica. Dopo siamo venuti fuori bene ma non è questo il punto: giocare bene non basta, bisogna riuscire a leggere molto meglio le partite”.

Se il Milan chiude la quarta giornata con l’amaro in bocca, la Roma fa lo stesso all’ennesima potenza. Il 2-2 contro il Chievo ha scatenato il popolo dell’Olimpico, rumoroso proprio come dopo una sconfitta: del resto un risultato del genere, dopo essere stati in vantaggio di due gol, è più o meno lo stesso. E dire che la partita si era messa benissimo per Di Francesco, che nel giro di mezzora esultava due volte per le reti di El Shaarawy (10’) e Cristante (30’). Tutto finito? Assolutamente no! Nel secondo tempo il Chievo trovava prima l’1-2 con Birsa (52’), poi il 2-2 con Stepinski (83’) e nel finale solo una grande parata di Olsen toglieva a Giaccherini il clamoroso 2-3.

“Sono sicuramente amareggiato, eravamo in pieno controllo – il commento amaro di Di Francesco. – Purtroppo siamo poco cattivi e concreti, inoltre prendiamo gol con troppa facilità. Questi errori non dovranno ripetersi a Madrid…”. Già, perché mercoledì i giallorossi faranno visita ai campioni d’Europa di Lopetegui in quel del Bernabeu. Non proprio una gita di piacere, tanto più con queste premesse.

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