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Milan: c’è Brahim Diaz. Juve fra Suarez e Dzeko

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Il Milan che non ti aspetti. I rossoneri stanno facendo un mercato importante, molto più di quanto non fosse lecito aspettarsi. E così, dopo Ibrahimovic e Tonali (tra domani e venerdì dovrebbero arrivare visite mediche e firma sul contratto quinquennale), ecco anche Brahim Diaz, atteso a Milano già nella giornata odierna. Il trequartista, nato a Malaga 21 anni fa, arriva dal Real Madrid con la formula del prestito con diritto di riscatto, anche se la formula non è ancora del tutto chiara: gli spagnoli infatti hanno spinto per inserire una clausola di recompra e tutto lascia pensare che l’abbiano ottenuta. A Pioli però poco importa, perché intanto potrà contare su un prospetto di talento, in grado di occupare il vuoto lasciato da Bonaventura.

Ma non è finita qui: Maldini infatti ha in mente almeno altri quattro colpi, ovvero un vice Kessié (dovrebbe essere Bakayoko, ma occhio a Soumaré del Lille), un difensore centrale (piace Milenkovic della Fiorentina), un terzino destro (si fanno i nomi di Aurier del Tottenham e Dunfries del Psv) e un esterno alto. Quest’ultimo, nei piani del dt rossonero, potrebbe essere Chiesa, con cui Pioli ha già lavorato (bene) nel biennio 2017-19. Il problema è rappresentato dalle richieste di Commisso, che continua a valutare il figlio d’arte di Enrico 70 milioni, di cui almeno 50 cash. Troppi per il Milan, che però potrebbe mettere sul piatto Paquetà, giocatore piuttosto gradito al patron viola. Anche qui però bisogna mettersi d’accordo sulla valutazione, tanto più che il brasiliano, pagato 38 milioni nel gennaio 2018, ha ancora un costo di bilancio molto alto. Le parti, insomma, devono ancora lavorarci su: di certo però la volontà di lavorare assieme non manca.

Per un Milan scatenato, c’è un’Inter decisa rispondere al più presto, con l’obiettivo di fare una stagione incentrata sulla vittoria. Ieri, dopo settimane di voci incontrollate, ha preso la parola Piero Ausilio, nel tentativo di fare un po’ di chiarezza sulle strategie del club. “Messi? Non c’è niente, non so neanche da dove vengano certe idee – ha esordito il ds nerazzurro – Noi sappiamo di doverci concentrare anzitutto sulle uscite, tramite queste poi finanzieremo le entrate. Tonali? Ci piaceva, ma le cose stanno come ho detto, non siamo in grado di fare un investimento di quel tipo: non era una priorità”. Quelle, infatti, sono ben altre e rispondono ai nomi di Vidal e Kolarov, giocatori su cui, guarda caso, Ausilio è stato molto più possibilista. “Vidal ci piace, questo è sicuro, se lo lasceranno andare alle giuste condizioni, allora potremmo pensare di prenderlo. Posso confermare anche che stiamo parlando di Kolarov con la Roma, ci sono buone possibilità che arrivi…”.

A far saltare di gioia Conte però, servirebbe uno come Kanté, ma quella, eventualmente, sarà un’operazione possibile solo a mercato inoltrato, dopo aver ceduto qualcuno di grosso, tipo Skriniar o Perisic (uno piace al Psg, l’altro al Bayern) ma non Lautaro, ormai convintosi di restare almeno un altro anno, o Brozovic, che ieri ha giurato fedeltà via social.

Sono giorni di grande riflessione anche in casa Juve, dove la priorità è anzitutto quella di acquistare un bomber, da affiancare a Cristiano Ronaldo. Il casting, come già anticipato nei giorni scorsi, si è ormai ridotto a due nomi, ovvero Edin Dzeko e Luis Suarez. Il primo costa meno d’ingaggio (7,5) ma ha un contratto con la Roma fino al 2022, ragion per cui ha una valutazione di cartellino di almeno 10 milioni (15 per i giallorossi), il secondo invece, pur guadagnando di più (10), sta trattando la rescissione con il Barcellona e potrebbe dunque arrivare a zero: i costi, insomma, sono grossomodo gli stessi, così come il gradimento di Pirlo, che ha sì una leggera preferenza per il bosniaco ma si farebbe andar bene (eufemismo) anche l’uruguaiano.

A tenere banco poi ci sono anche le cessioni, fondamentali per finanziare il mercato in entrata. Nelle ultime ore sono arrivate novità su Higuain (potrebbe andare all’Inter Miami di Beckham), Romero (l’Atalanta insiste) e Ramsey (con l’Everton di Ancelotti si ragiona su uno scambio con Kean). A proposito dei Toffies: ormai l’acquisto di Allan dal Napoli è cosa fatta. A breve potrebbe raggiungerlo in Premier anche Koulibaly, a patto però che De Laurentiis trovi l’intesa con il Manchester City, al momento bloccata dalla richiesta-monstre di 90 milioni. Nel frattempo in casa azzurra si lavora a una maxi-operazione con la Roma, che porterebbe all’ombra del Vesuvio Under, Veretout e il giovane Riccardi, Milik e Maksimovic sotto il Cupolone.

La Lazio invece si gode il rinnovo di Immobile fino al 2025 (con opzione anche per l’anno seguente) e spera di accogliere presto Muriqi (la trattativa con il Fenerbahce va avanti da due mesi), per poi concentrarsi sui contratti di Simone Inzaghi e Acerbi. Le squadre, del resto, si costruiscono anche difendendo i propri tesori…

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