La famiglia Berlusconi alza l’asticella su ProSiebenSat e per la prima volta dà indicazioni su quali potrebbero essere i benefici che deriverebbero dall’operazione.
Stamane MFE-MediaForEurope NV, il gruppo mediatico controllato dalla famiglia Berlusconi, ha aumentato la sua offerta per ProSiebenSat.1 Media SE valutando la società di intrattenimento tedesca a circa 1,9 miliardi di euro.
L’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ha detto di voler creare un gruppo mediatico paneuropeo in grado di competere a livello globale, sfidando la crescente concorrenza delle grandi piattaforme di streaming statunitensi come Netflix e Amazon. Berlusconi in precedenza si era detto deluso per le scarse prestazioni di ProSieben e aveva esorta l’emittente tedesca a ridurre il proprio debito vendendo attività non strategiche. Mfe “non punta al controllo totale, ma a una flessibilità che ci consenta di dare una direzione chiara basata su una visione comune” ha detto.
In base all’upgrade dell’offerta, mentre la componente in cash viene confermata a 4,48 euro per azione, quella in natura viene portata da 0,4 a 1,3 azioni ordinarie MFE-A per ogni azione Prosieben. Il periodo di adesione terminerà comunque il 13 agosto prossimo.
Sulla base dei prezzi di chiusura delle azioni di venerdì, l’offerta valuta ProSieben a circa 8,15 euro per azione, con un premio del 16%. Sulla base del prezzo medio delle azioni Mfe nei tre mesi fino a marzo il valore della sua proposta è di 8,62 euro per azione. Le azioni di ProSieben hanno chiuso venerdì a 7,04 euro, per un valore di mercato di 1,64 miliardi di euro. Quest’anno le azioni hanno registrato un rialzo del 42%. Le azioni di MFE hanno chiuso a 2,82 euro, con un calo del 5,5% quest’anno. Stamane la tedesca è balzata del 9,51% a quota 7,77 euro, mentre l’italiana perde il 5,60% a 2,66 euro.
L’unione genererebbe ebit fino a 419 milioni su anno
Per la prima volta Mfe quantifica inoltre, pur preliminarmente, i benefici che il gruppo potrebbe avere dalla combinazione con ProSieben, indicando che l’unione dei due business potrebbe generare sinergie a livello di EBIT fino a 419 milioni su base annuale, ottenibili in 4 anni principalmente nei settori della pubblicità, della tecnologia e dei dati. Per questo obiettivo Mfe prevede costi one-off e investimenti fino a 145 milioni. Mfe inoltre sottolinea che il piano basa principalmente i suoi presupposti di valore sul ripristino delle opportunità di crescita e non soltanto sulle iniziative di costo e si riserva di effettuare un’ulteriore analisi approfondita dei potenziali progetti di valore e opportunità di ricavi tra Mfe e ProSieben una volta conclusa l’offerta.
ProSieben ha dichiarato di accogliere con favore l’offerta più elevata e che il consiglio di amministrazione pubblicherà una dichiarazione sulla nuova offerta dopo che sarà stata formalmente modificata e rivista.
Mfe è attiva in Italia e Spagna, mentre i programmi di ProSieben vengono trasmessi nei paesi europei di lingua tedesca, tra cui Germania, Austria e Svizzera. La società italiana era tenuta a presentare un’offerta pubblica di acquisto per l’intera ProSieben dopo che ha superato la soglia del 30% di proprietà. Mfe non è l’unico azionista interessato ad acquisire un controllo più stretto sull’emittente televisiva tedesca. A maggio, il gruppo Ppf, guidato dalla miliardaria ceca Renata Kellnerova, aveva contrastato la precedente offerta di Mfe con un’offerta parziale per ProSieben, per ottenere una partecipazione fino al 29,99% a 7,00 euro per azione. Tale cifra era superiore all’offerta di Mfe di marzo, che valutava la società con sede a Monaco di Baviera a circa 5,70 euro ad azione, ovvero uno sconto del 13% rispetto al prezzo delle azioni di allora.