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Merkel e Sarkozy rilanciano la Tobin Tax, esplodono le polemiche

Dopo l’apertura di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sulla tassa sulle transazioni finanziarie, esplode il dibattito in Europa tra favorevoli e contrari. La prima a frenare è Londra, da sempre impegnata a difendere la propria piazza finanziaria. La tassa, dice un portavoce del governo, ha senso solo se è mondiale. “Il governo continuera’ le discussioni con gli altri discussioni con gli altri partner internazionali in merito alla tassa sulle transazioni finanziarie – ha spiegato – ma resta ben chiaro che qualsiasi tassa deve essere applicata a livello globale altrimenti le transazioni non faranno che spostarsi laddove non saranno tassate”.

Una posizione che in passato era stata espressa anche dal presidente della Bce Jean Claude Trichet. Il dibattito sulla tassa sulle transazioni finanziarie, anche conosciuta come Tobin Tax dal nome del Premio Nobel che la propose nel 1972, è di lunga data e si è intensificato con la crisi finanziaria. E ogni volta ha sollevato le più fiere opposizioni. Contro anche le banche tedesche e la Deutsche Borse (il titolo oggi scende sulla notizia insieme al titolo Lse, si teme una riduzione delle commissioni da trading) che in un comunicato spiega: ”la tassa sulle transazioni finanziarie non e’ adeguata ad aumentare stabilmente la sicurezza e l’integrità dei mercati finanziari”. In poche parole, l’ imposta inciterebbe a investire ”su piazze e prodotti finanziari non regolati”.

Per la federazione delle banche tedesche la tassa è ”inadeguata” a impedire le transazioni speculative. Fa sentire la propria voce anche l’Associazione per mercati finanziari in Europa (Aefme) che riunisce le banche d’affari europee (fra cui Banca Imi e Unicredit): una tassa, sostiene, aumenterebbe semplicemente i costi per una grande parte dell’industria europea e impatterebbe sulla crescita. Dubbi sull’efficacia di una tassa solo per la Ue li esprime anche la Svezia. Si è detta favorevole alla Tobin Tax nell’Eurozona invece la Federazione delle casse di risparmio tedesche (Dsgv) definendola una “misura giusta per stabilizzare i mercati”. Intanto il fronte franco-tedesco va avanti confermando che i ministri delle Finanze di Francia e Germania, FrancoisBaroin e Wolfgang Schauble, “faranno all’inizio di settembre ai loro omologhi una proposta di messa in atto della tassa sulletransazioni finanziarie”.

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Tags: Europa