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Mercati, Fugnoli: “Puntare su corporate bond, oro e yen”

Kairos

“Se non ci saranno ricadute gravi dell’epidemia, il processo di uscita dalla crisi avverrà su due piani: la ripresa della domanda e il miglioramento dei bilanci delle imprese”. È quanto sostiene Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’ultimo episodio della rubrica mensile Al quarto piano.  

“In particolare – precisa Fugnoli – il recupero della domanda arriverà soprattutto sul fronte dei consumi e sarà aiutato anche dagli arretrati accumulati in questi due mesi, per cui in alcuni settori la domanda sarà addirittura superiore alla media, mentre in altri, come il turismo e le compagnie aeree, la ripresa sarà più lenta”.

Per quanto riguarda invece i bilanci aziendali, “sono stati fortemente danneggiati in questi due mesi – continua l’analista – e il recupero dovrà avvenire in termini di ricapitalizzazione, emissione di nuovo debito o ristrutturazione del debito esistente”.

Sul versante dei mercati finanziari, secondo lo strategist di Kairos, “diversamente dal 2008-2009, in questa fase tutti i segmenti hanno ripreso a funzionare quasi normalmente e i livelli a cui trattano gli asset hanno recuperato dai minimi, tanto da incoraggiare gli investitori a restare o a ritornare nel mercato. E tutto questo è molto importante per permettere alle aziende di ripartire senza continuare a bruciare cassa”.   

Perché il processo possa continuare, “i mercati devono rimanere tonici – spiega ancora Fugnoli – Non necessariamente in rialzo continuo, ma non dovranno essere molto volatili e soprattutto dovranno dimostrare di avere un supporto verso il basso più solido possibile. Queste condizioni per ora ci sono e possiamo supporre ragionevolmente che si manterranno grazie all’intervento delle Banche centrali, che stanno puntando con forza sui corporate bond, ad oggi un settore molto interessante”.

Le previsioni sull’andamento del mercato azionario sono quindi di “lateralità con tendenza al recupero – conclude Fugnoli – Non bisogna aspettarsi grandi cose dalle Borse, perché i multipli sugli utili del 2021 sono già piuttosto elevati, ma l’aspetto più rassicurante è che non dovremmo vedere cadute particolarmente preoccupanti. Rimangono interessanti l’oro e, sul piano delle valute, lo yen, che è molto sottovalutato, il dollaro, che dovrebbe rimanere stabile, e il franco svizzero. Quindi da un parte gli asset difensivi, dall’altra i ciclici, il cui recupero arriverà un po’ più tardi, ma arriverà”.

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Categories: Finanza e Mercati