Nessuna sorpresa: Mediobanca boccia ancora l’offerta Mps. In un Cda lampo durato appena un’ora, Piazzetta ha preso atto dell’ultimo passo di Siena nell’Opas sulle azioni del gruppo guidato da Alberto Nagel: un incremento del corrispettivo, che ora prevede 2,533 azioni Mps più 0,90 euro in contanti per ciascuna azione Mediobanca. Nonostante il ritocco, il board non ha cambiato idea: l’offerta resta “priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca”.
L’operazione continua però a muoversi sul mercato: Rocca Salimbeni ha già raccolto adesioni pari al 38,5% delle azioni di Piazzetta Cuccia, e l’Opas è attesa a chiudersi l’8 settembre, con possibili riaperture dei termini tra il 16 e il 22 settembre. A Piazza Affari i titoli delle due banche accelerano al ribasso: Mps lascia sul terreno il 3,22%, Mediobanca il 2,74%. In serata arriva l’aggiornamento: le adesioni all’offerta di Mps per Mediobanca sono salite al 40,42% del capitale visto che nella seduta di giovedì sono state apportate complessivamente 15.518.526 azioni, pari a poco meno del 2% del capitale.
Mediobanca: “L’offerta Mps non basta a coprire rischi e dissinergie”
Secondo il cda, il nuovo corrispettivo “non è di per sé sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l’offerta a mutare la precedente valutazione di non congruità e inadeguatezza”. In altre parole, più azioni e pochi centesimi non bastano a convincere Mediobanca e i suoi azionisti che l’Opas sia un buon affare.
Il cda aggiunge che il corrispettivo proposto “non valorizza adeguatamente Mediobanca, né il suo contributo al valore della combined entity”, e allo stesso tempo “continua a porre a carico degli azionisti gran parte dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’offerta”, a causa della componente in azioni superiore a quella in denaro. Inoltre, la rinuncia alla condizione soglia del 66,7%, pur mantenendo la soglia minima non rinunciabile del 35%, “segnala in maniera inequivocabile la volontà di Mps di assumere il controllo, anche di fatto, di Mediobanca, anche dinanzi ai rilevanti rischi di dissinergie e di distruzione di valore”.
Mediobanca: il voto e i presenti in cda
La decisione è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario dell’amministratore indipendente Sandro Panizza e l’astensione della vicepresidente Sabrina Pucci.
Alla riunione del consiglio hanno preso parte, tra gli altri, il presidente Renato Pagliaro, l’amministratore delegato Alberto Nagel, il direttore generale Francesco Saverio Vinci, i vicepresidenti Sabrina Pucci e Vittorio Pignatti Morano, oltre a un ampio gruppo di amministratori indipendenti. Per il Collegio sindacale erano presenti Elena Pagnoni e Ambrogio Virgilio.
(Ultimo aggiornamento alle ore 19.15 di giovedì 4 settembre 2025)