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Lockout Nba, ore decisive Bryant a Bologna. Probabile la sua partecipazione ad un match amichevole

L’arrivo di Kobe Bryant in Italia è ormai diventato un autentico caso. L’operazione, ideata dal patron della Virtus Bologna Claudio Sabatini, sta assumendo sempre più i contorni del giallo. La prima ipotesi prevedeva una permanenza di 40 giorni della stella americana nel nostro campionato. Una serie di ostacoli logistici, su tutte la riorganizzazione del calendario, hanno ridimensionato i piani di Sabatini. Sino a ieri sembrava quasi certa la partecipazione di Bryant alla partita di apertura del campionato italiano, tra Virtus e Benetton. Tuttavia i tempi strettissimi necessari a definire il tessaramento della stella statunitense hanno cambiato nuovamente gli scenari.

Le notizie odierne rivelano, infatti, che i tifosi italiani dovranno accontentarsi di un’amichevole di lusso tra bolognesi e trevigiani, la “Kobe Night” del 12 ottobre. Sabatini ha spiegato che sarà organizzata “una serata tributo per Bryant. Al momento è questa l’eventualità più probabile. Essendo un’amichevole e non una gara ufficiale potremo anche vendere i diritti internazionali della partita che andranno tutti nelle casse della Virtus e non saranno divisi con la Legabasket”.

Parole che rappresentano una frecciata nei confronti degli altri club italiani, che sin dall’inizio avevano mostrato grosse perplessità nell’accettare lo spostamento di alcuni turni di campionato o il trasferimento in palazzetti più capienti. L’evento sarebbe trasmesso in 80 Paesi, ma non è sicuramente paragonabile alla partecipazione del cestista americano a match ufficiali. Sabatini però coltiva ancora il sogno di trattenerlo più a lungo. “Abbiamo accettato le sue richieste economiche e gli abbiamo inviato un paio di proposte per una sola partita e per quaranta giorni, ora aspettiamo il contratto. Intanto sarebbe già splendido averlo qui per una sola partita, poi continueremo a lavorare per riportarlo a Bologna più a lungo”.

La firma è attesa nella notte e l’operazione dovrebbe aggirarsi sui 2,3 milioni di dollari soltanto per l’amichevole. La cifra sarà raggiunta grazie al contributo di sponsor come Legacoop, Unindustria, Technogym e Pizzoli. Si tratta dell’ultimo spiraglio per vedere Bryant calcare i parquet italiani. Il tempo non concede infatti altri spiragli.

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Tags: BasketNba