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L’Inter tenta il sorpasso sul Milan e il Napoli l’aggancio

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Assalto al potere. Il pareggio del Milan a Udine mette un asterisco bello grosso sul primo posto, perché oggi l’Inter potrebbe effettuare il sorpasso e balzare al comando, il Napoli l’aggancio e l’Atalanta un clamoroso avvicinamento a soli due punti. Le tre inseguitrici, insomma, hanno una ghiotta chance per cambiare la classifica, a patto però di vincere le rispettive partite.

La più abbordabile, almeno sulla carta, sembra essere quella di Inzaghi, che questa sera ospiterà a San Siro il Cagliari dell’ex Mazzarri (ore 20.45), a secco di vittorie dal 17 ottobre scorso, mentre Spalletti e, soprattutto, Gasperini se la dovranno vedere con i più insidiosi Empoli (18) e Verona (15). Di questi tempi la stanchezza è tanta, specialmente per chi, come Napoli e Atalanta, ha giocato giovedì sera, ma il margine d’errore è poco, pena gettare al vento la grande occasione offerta dall’Udinese. Il discorso, come detto in precedenza, vale soprattutto per l’Inter, che punta a liquidare il Cagliari e prendersi il primo posto a spese del Milan. Inzaghi, ieri in silenzio come sempre dopo le gare di coppa, vuole sfruttare l’ottimo momento di forma dei suoi, certificato dalle 4 vittorie consecutive raccolte tra Napoli, Venezia, Spezia e Roma, tanto più che di fronte avrà un avversario sì in ripresa (4 pareggi di fila), ma incapace di uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

L’idea, complice un calendario tutt’altro che proibitivo (dopo il Cagliari toccherà a Salernitana e Torino), è di arrivare alla sosta natalizia con un filotto, sfruttando così al massimo il prossimo scontro diretto tra Milan e Napoli. Per farlo serve mantenere la concentrazione mostrata nelle ultime gare, dove l’Inter non ha mai avuto problemi di approccio, aggredendo qualsiasi avversario con la stessa determinazione. Il ferro va battuto fin che resta caldo, ragion per cui Inzaghi limiterà al minimo il turnover, schierando un 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Sanchez e Lautaro in attacco, con Dzeko pronto a subentrare dalla panchina.

Stesso sistema di gioco anche per il Cagliari, che risponderà con Cragno tra i pali, Caceres, Ceppitelli e Carboni nel reparto arretrato, Bellanova, Grassi, Marin, Deiola e Dalbert in mediana, Joao Pedro e Keita coppia offensiva. Poco prima toccherà al Napoli, che riceverà al Maradona la matricola terribile Empoli. Avversario da non sottovalutare, come si evince dai 23 punti raccolti sin qui dai toscani, con tanto di scalpi eccellenti come Juventus e Fiorentina.

“L’Empoli va valutato con grandissima attenzione, ha una classifica che gli permette di avere spensieratezza – ha confermato Spalletti -. Loro stanno proponendo un gran calcio, sappiamo benissimo che per vincere questa sfida dovremo giocare al massimo e sfoderare una prestazione top”. Il tecnico, ancora squalificato dopo l’espulsione col Sassuolo, recupera Insigne, Anguissa e Lozano, ma solo per la panchina: niente da fare invece per Fabian Ruiz, assente al pari di Koulibaly e del lungodegente Osimhen. Il 4-2-3-1 azzurro vedrà così Ospina in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Demme e Zielinski a centrocampo, Politano, Ounas ed Elmas sulla trequarti, Mertens in attacco.

Andreazzoli invece confermerà il classico 4-3-1-2 con Vicario tra i pali, Stojanovic, Romagnoli, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Haas, Ricci e Zurkowski in mediana, Bajrami alle spalle della coppia offensiva composta da Cutrone e Pinamonti. Il match più delicato però è probabilmente quello dell’Atalanta, costretta all’ostica trasferta di Verona a soli tre giorni dalla brutta sconfitta col Villarreal. Il rinvio a giovedì ha tolto 24 ore di riposo alla Dea, che ha infatti provato a far slittare la sfida odierna, trovando però un ostacolo insormontabile nel calendario, visto che mercoledì l’Hellas avrà la Coppa Italia. Gasperini dovrà così essere bravo nel ricaricare gambe e testa dei suoi, tanto più che l’eliminazione dalla Champions, per certi versi inattesa, potrebbe aver lasciato qualche scoria di troppo.

Rispetto a giovedì, infatti, ci sarà un po’ di turnover, per un 3-4-1-2 con Musso in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Zappacosta, De Roon, Freuler e Maehle a centrocampo, Pasalic sulla trequarti, Ilicic e Zapata in attacco. Tudor, rinfrancato dalla grande rimonta di Venezia, cercherà di approfittare degli eventuali scricchiolii della Dea con il consueto 3-4-2-1 con Montipò tra i pali, Casale, Magnani e Ceccherini nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Lazovic in mediana, Barak e Caprari alle spalle dell’unica punta Simeone.

Più indietro in classifica, ma comunque importante per la zona Europa, la sfida tra Sassuolo e Lazio (ore 18), con Sarri deciso a dare continuità al successo raccolto a Genova domenica scorsa e agganciare la Juventus. I punti dal quarto posto sono 9, sicuramente tanti ma alla 17esima giornata, con ancora più di un girone davanti, non ci si può certo arrendere, a patto però di trovare una velocità di marcia degna di nota. Il tecnico, costretto a fare a meno dello squalificato Milinkovic-Savic, ci proverà con il marchio di fabbrica del suo credo, ovvero 4-3-3 con Strakosha in porta, Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi e Marusic in difesa, Luis Alberto, Cataldi e Basic a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni in attacco. Il Sassuolo di Dionisi, dimostratosi particolarmente ispirato contro le grandi (vittorie con Juventus e Milan e pareggio col Napoli), risponderà con lo stesso sistema di gioco con Consigli tra i pali, Toljan, Chiriches, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Frattesi, Lopez e Henrique in mediana, Berardi, Scamacca e Raspadori nel tridente offensivo. 

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