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L’Inter spegne i sogni del Napoli

Il sogno del Napoli finisce qui, quello dell’Inter invece si rilancia prepotentemente. L’avevamo definita l’ultima chiamata e a rispondere sono stati i nerazzurri, capaci di vincere con un netto 2-0 e di portarsi a soli 3 punti dal terzo posto, seppur con una partita in più rispetto alla Roma. Notte fonda invece sulle speranze scudetto del Napoli, che anzi deve guardarsi le spalle: se oggi pomeriggio i giallorossi dovessero vincere a Bergamo andrebbero a meno 3 e allora sì che il secondo posto, complice lo scontro diretto all’Olimpico del 25 aprile, sarebbe in serio pericolo.

Che le possibilità tricolore fossero piuttosto basse si sapeva anche prima, il match di San Siro però ha certificato la bandiera bianca di Sarri. Con quella di ieri sono due le sconfitte consecutive lontano dal San Paolo, numeri che diventano ancor più preoccupanti se si pensa che nelle ultime 5 trasferte è arrivata una sola vittoria, a fronte di 3 ko e un pareggio. L’Inter di Mancini invece conferma il trend positivo degli ultimi tempi, eccezion fatta per la clamorosa sconfitta interna contro il Torino, ancor più pesante alla luce di quanto visto ieri. Senza quel passo falso la Champions sarebbe una possibilità concreta, invece, almeno per il momento, resta soprattutto un sogno. “Non abbiamo tante chance ma lotteremo fino alla fine – ha ammesso Mancini. – La nostra è squadra ancora in costruzione, può capitare di battere Juve e Napoli ma anche di perdere punti con avversari inferiori. Negli scontri diretti abbiamo sempre fatto bella figura, purtroppo però abbiamo anche perso tanti punti stupidamente”.

Il 2-0 di ieri, paradossalmente, apre il vaso dei rimpianti più che quello dei complimenti, per quanto il campionato non sia ancora finito e possa comunque regalare delle soprese. La certezza invece si chiama Icardi. L’argentino, partita dopo partita, si conferma cecchino infallibile ogni qualvolta gli arriva una palla giocabile. Ci sono state giornate in cui, per averne una, ha dovuto aspettare molto tempo, ieri invece l’occasione giusta è capitata al 4’ e Maurito, partito in posizione di leggerissimo fuorigioco (classico caso che la moviola in campo risolverà) non ha sbagliato. Gol ma non solo: ieri infatti il 9 nerazzurro ha scoperto anche il gusto dell’assist. Al 44’, dopo essere stato imbeccato da Jovetic, ha servito l’accorrente Brozovic con un bel filtrante, il croato ha ringraziato e segnato la rete del 2-0. Nella ripresa il Napoli ha provato a riaprire la partita ma non c’è riuscito, un po’ per l’ottima fase difensiva dell’Inter, un po’ per uno scoramento generale che va ben oltre l’assenza di Higuain.

Oggi pomeriggio (ore 12.30) tocca alla Roma, chiamata a vincere in quel di Bergamo per lanciare l’assalto al secondo posto, ma anche per difendere il terzo dagli attacchi nerazzurri. Contro l’Atalanta servirà ritrovare la vittoria mancata contro il Bologna, altrimenti la classifica, nonostante i tanti risultati utili consecutivi (11, 9 vittorie e 2 pareggi), rischierebbe di complicarsi. “Penso che sarà una partita molto diversa da quella di lunedì scorso – il commento di Spalletti. – Loro sono quadrati ma giocano a viso aperto, inoltre hanno un ottimo allenatore come Reja. Non sarà facile, dovremo stare attenti”.

Le insidie però riguardano solo il campo: il tecnico di Certaldo, a differenza del collega Sarri, non ritiene che il calendario possa essere un problema. “Per noi giocare alle 12.30 va benissimo, di solito ci alleniamo a quell’ora – ha spiegato in conferenza stampa. – In Russia mi è capitato di scendere in campo in Siberia dopo 5 ore di volo e con 4 di fuso orario, mi hanno insegnato a giocare a tutte le ore e con tutte le temperature”. Nessun accenno polemico neanche sul caso Higuain (il Pipita tornerà proprio contro la Roma), a testimonianza di uno Spalletti sereno e fiducioso, pronto a giocarsi il rush finale con tutte le carte a disposizione. I dubbi in vista del match odierno sono sostanzialmente due: Keita o De Rossi a centrocampo, Dzeko o El Shaarawy in attacco. Il maliano e il bosniaco sono favoriti ma nulla è deciso con certezza, per il resto 4-3-3 d’ordinanza con Szczesny in porta, Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne in difesa, Pjanic e Nainggolan a centrocampo, Salah e Perotti in attacco.

Reja, ormai vicino all’ennesima salvezza della sua carriera, risponderà con un 4-2-3-1 con Sportiello tra i pali, Masiello, Toloi, Paletta e Dramé nel reparto arretrato, Freuler e Migliaccio in mediana (i titolari Cigarini e De Roon sono entrambi squalificati), D’Alessandro, Kurtic e Gomez sulla trequarti, Borriello in attacco.

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