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Leonardo, i nuovi ordini riducono il debito. Guidance 2025 al rialzo

Leonardo Group

Aumentano gli ordini, e diversamente non poteva essere visti i venti di guerra. Leonardo, che si occupa proprio di Difesa, ma anche di Spazio, cybersicurezza, elettronica e automazione, chiude il primo semestre 2025 con gli ordini che raggiungono gli 11,2 miliardi di euro: +8,9% rispetto al dato del periodo comparativo e +9,7% rispetto al dato isoperimetro. Stesso incremento più o meno anche per i ricavi, pari a 8,9 miliardi di euro (+11,7% rispetto al dato del periodo comparativo, +12,9% rispetto al dato isoperimetro) e il risultato operativo (EBITA), pari a 581 milioni di euro (+10,9% rispetto al dato restated del periodo comparativo, +15% rispetto al dato isoperimetro), in linea con le aspettative. Esplode invece il risultato netto ordinario, che rispetto ad un anno fa cresce di oltre il 44% a 273 milioni di euro.

La semestrale di Leonardo nel dettaglio: più cassa e meno debiti

In generale il gruppo italiano guidato da Roberto Cingolani chiude un primo semestre dell’anno davvero brillante, stando ai numeri. Il free operating cash flow, il flusso di cassa operativo, è negativo per 408 milioni di euro per effetto dell’usuale profilo infrannuale caratterizzato da assorbimenti di cassa nella prima parte dell’anno, ma evidenzia un grosso miglioramento (+18,7% rispetto al dato del semestre precedente, +19% rispetto al dato isoperimetro) “a dimostrazione dell’efficacia delle azioni intraprese”, scrive Leonardo. Questo ha determinato un conseguente riflesso positivo sull’indebitamento netto di gruppo, in calo del 27,6% circa rispetto al 30 giugno 2024.

“L’esecuzione del Piano Industriale prosegue lungo le linee strategiche individuate – ha infatti confermato l’AD Roberto Cingolani -. I risultati raggiunti nel primo semestre del 2025 evidenziano una solida prospettiva industriale del gruppo con un ulteriore calo dell’indebitamento, a conferma della bontà del lavoro svolto. Sulla base della performance del primo semestre e delle prospettive di crescita abbiamo rivisto al rialzo le guidance 2025, individuando nuovi target a livello di ordini, flusso di cassa e indebitamento netto”.

Guidance 2025 rivista al rialzo grazie all’aumento degli ordini

Leonardo ha dunque aggiornato le guidance 2025 rese note a marzo 2025 come segue: incremento degli ordini da 21 miliardi a 22,25 – 22,75 miliardi, fattorizzando l’acquisizione di contratti jumbo; revisione al rialzo del free operating cash flow da 870 milioni a 920-980 milioni, per effetto del buon andamento del business e degli anticipi correlati agli ordini aggiuntivi; riduzione dell’indebitamento netto di gruppo da 1,6 miliardi a 1,1 miliardi, grazie al riflesso positivo del rafforzamento della generazione di cassa e allo slittamento al 2026 di alcune operazioni M&A attese nell’anno; si confermano le previsioni in termini di ricavi pari a 18,6 miliardi ed EBITA pari a 1.660 milioni.

“Stiamo costantemente migliorando il nostro posizionamento competitivo sui mercati domestici e internazionali, confermandoci sempre più come player di riferimento all’interno del processo di consolidamento dell’industria della Difesa – ha aggiunto Cingolani – Avanza lo sviluppo delle JV con Rheinmetall e Baykar. Il programma GCAP è entrato nella fase operativa. Grazie alle recenti operazioni di M&A in ambito cyber security, abbiamo compiuto un ulteriore passo per ampliare il nostro portafoglio prodotti, per citare le ultime iniziative intraprese relative alla crescita inorganica”.

Il titolo rallenta in Borsa

Il titolo aveva iniziato il 2025 sotto i 26 euro per azione ma già a fine maggio, forte del maxi piano di riarmo Ue, aveva raddoppiato il proprio valore, salvo poi stabilizzarsi nelle ultime settimane poco sotto i 50 euro. Era prevedibile quindi, dopo il rally degli ultimi mesi, che dopo la semestrale le azioni di Leonardo rifiatassero un poco, e così è stato: nelle ore precedenti alla pubblicazione dei conti il titolo era arrivato a scendere sotto i 47 euro. Un attimo prima della semestrale era poi risalito, chiudendo la seduta poco sopra la parità, sotto i 48 euro.

Peraltro, sempre in tema di dinamiche borsistiche, proprio oggi è attesa l’ufficialità della vendita della divisione difesa di Iveco proprio a Leonardo, mentre il business dei trasporti commerciali andrebbe all’indiana Tata Motors. Leonardo ha offerto circa 1,6 miliardi di euro, debito incluso, una offerta inferiore alle proposte concorrenti del produttore di carri armati franco-tedesco KNDS e di Czechoslovak Group, ma sufficientemente alta da aumentare le probabilità di un accordo. Ieri la notizia aveva portato alla sospensione del titolo Iveco per eccesso di rialzo.

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