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Le Borse scommettono sulla Bce: tutti in rialzo i listini dell’Eurozona

Accelerano le Borse europee, sempre più eccitate dall’avvicinarsi della riunione di giovedì della Banca Centrale Europea. A stimolare l’ascesa del Toro è la parallela discesa dell’euro:1.056 sul dollaro, -4% nell’ultimo mese. 

A Milano l’indice Ftse Mib è salito dello 0,6%, a metà strada tra Parigi +0,5% e Francoforte +0,7%.

Novembre, in genere mese avaro per i listini, ha registrato nel 2015 una performance con il segno più: Piazza Affari ha messo a segno un rialzo dell’1,2% che porta la performance da inizio anno a +19,5%. La performance dello Stoxx 600 è +12,6%.

La Borsa americana è poco mossa alla ripresa dell’attività dopo la pausa del Thanksgiving Day e il venerdì semifestivo (Black Friday) che ha segnato il via agli acquisti natalizi in America. I tre indici S&P500, Dow Jones e Nasdaq sono pressoché in parità.

In discesa il petrolio: il Brent ha perso l’8,5% a 45,3 dollari al barile (Wti -8,9%).Eni guadagna lo 0,7%, Saipem+0,6%, Tenaris+2,6%.

Tra le utilities Enel sale dello 0,4%, buon rialzo di A2A +1,6%, promossa a Buy da Neutral da Banca Akros. 

Da rilevare infine il tonfo dell’oro. Nonostante l’aumento delle tensioni geopolitiche, il metallo giallo a novembre è sceso del 6,8% avvicinandosi a quota 1.000 dollari l’oncia (oggi 1.064).

In grande evidenza in Europa l’automotive, il migliore comparto nel panorama europeo (Stoxx +2%). Oggi Volkswagen è salita del 5,4%, Peugeot +3,2%. Poco mossa Fiat Chrysler +0,1%, ma hanno fatto meglio Exor +2% e Cnh Industrial +1,9%. 

A Milano brillano invece i titoli del lusso. Schizza all’insù Ferragamo + 5,2%, promossa a Outperform (da Neutral) da Exane. Moncler + 2,2%, Yoox +2,6%. Luxottica sale dell’ +1%. Infine Telecom Italia  perde lo 0,6%. Sale di tono il confronto a pochi giorni dall’assemblea per la nomina dei consiglieri di Vivendi. Il proxy fighter Iss ha raccomandato di votare contro

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