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Le banche zavorrano Piazza Affari e spingono ai realizzi dopo il rally. Bot ai minini storici

FIRSTonline

Vendite diffuse sui listini europei che prendono tempo in attesa di ulteriori segnali sul fronte macro e da parte delle banche centrali. Milano chiude in calo dello 0,96%, maglia nera del Vecchio Continente affossata dalle banche sebbene la seduta sia stata movimentata dall’Opa di EiTowers su RaiWay. Chiudono in territorio negativo gli altri indici europei: Parigi -0,09% e rintraccia dal nuovo massimo dal 2008 segnato ieri, Londra scivola dello 0,21% all’indomani del record storico e Madrid cede lo 0,14%. Francoforte strappa per poco in segno più e archivia un +0,04%.

Lo spread Btp bund in chiusura si riporta in leggero rialzo a 112 punti base dopo essere sceso in giornata a quota 109 sulla scia del buon esito dell’asta di Bot a sei mesi che hanno segnato il nuovo minimo storico dei rendimenti. Oggi il Tesoro ha collocato 7 miliardi di Bot a sei mesi al tasso dello 0,09% (contro il precedente 0,16%). Si riduce anche la forbice tra il Bonos spagnolo e il decennale tedesco che si attesta a 102 punti base. Il titolo spagnolo rende l’1,38%, il Btp decennale l’1,45%.

SORPRESA, L’ITALIA CRESCE DI PIU’

A gennaio l’Istat ha rilevato un deficit commerciale di 234 milioni nella bilancia commerciale extra Ue, in forte contrazione rispetto a quello dello stesso mese dell’anno precedente (-938 milioni). Scendono sia l’import che l’export: -2,4% su mese e -3,5% su anno per l’export, -0,4% e -8,5% per l’import. Una sorpresa positiva è arrivata dagli esperti del Centro studi di Confindustria che nelle loro ultime statistiche per l’economia italiana si attendono un Pil 2015 superiore alle previsioni rilasciate a dicembre.

Nel frattempo la Commissione Ue ha dato il via libera alla legge di Stabilità sebbene abbia sottolineato che l’Italia stia sperimentando “squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un’azione politica decisa e un monitoraggio specifico”. Rimandata la Francia che ha tempo fino al 2017 per riportare il deficit sotto il 3% con misure addizionali e richiamata la Germania, sebbene senza la richiesta di alcun intervento, sul suo surplus commerciale.

In mattinata gli operatori hanno anche registrato il positivo dato macro arrivato dalla Cina dove l’indice Pmi di Hsbc è salito a sorpresa a febbraio di nuovo sopra soglia 50 punti a 50,1.Il livello più alto degli ultimi quattro mesi.

A dare slancio ai mercati è stato ieri l’accordo tra la Ue e la Grecia (questo venerdì è in agenda l’approvazione del piano da parte del Bundestag) e le parole di Janet Yellen alla Commissione bancaria del Senato: pur avviandosi ad alzare i tassi, la governatrice della Banca centrale Usa sembra comunque attenta a non agire troppo in fretta con il rischio di soffocare la crescita. Oggi Yellen interviene alla commissione Servizi finanziari alla Camera.

Dopo la chiusura record di ieri, Wall Street oggi ha aperto cauta con l’S&P500 che cede lo 0,05% e il Dow Jones che sale dello 0,08%. Sotto i riflettori Google che ha smentito l’accordo da 320 milioni con il fisco italiano. Sul fronte macroeconomico, le vendite di case nuove a gennaio hanno battuto le attese segnando un aumento dello 0,2% a 481mila unità. Il petrolio Wti sale dello 0,77% a 49,66 dollari al barile e il cambio euro dollaro  dello 0,15% a 1,1357.

IMPAZZA L’OPA SU RAI WAI

A Piazza Affari perdono terreno le banche: Ubi Banca -2,85%, Mps – 2,7%, Mediobanca -2,66%, Unicredit -2,27%. In fondo al Ftse Mib anche Moncler -2,57%. In evidenza invece Telecom Italia +1,57% e Mediaset +1,35%. Oggi tiene banco la notizia dell’Opa da parte di Ei Towers (in orbita Mediaset) su Ray Way, la società delle Torri Rai sul listino dal novembre 2014. La controllata del Biscione ha annunciato infatti nella tarda serata di ieri l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sul 100% del capitale di Rai Way a 4,50 euro per azione, in parte in contanti (fino a 3,13 euro) e in parte in azioni (0,03 nuove azioni dell’offerente). Raiway +9,46%. EiTowers +5,26%.

Fuori dal Ftse Mib Rcs cede lo 0,34%. Il gruppo ha convocato il cda per il prossimo 2 marzo che, secondo quanto hanno riferito fonti finanziarie, ha all’ordine del giorno “l’avanzamento del piano di cessioni e progetti strategici in corso”. In evidenza tra i migliori titoli del Ftse Mib anche Unipol Sai +0,78%, Luxottica +0,74% ed Exor +0,53%. Dopo le indiscrezioni del Wall Street Journal, la cassaforte di casa Agnelli ha precisato di non avere al momento nulla da comunicare sull’ipotesi di vendita della controllata Cushman & Wakefield. 

BUON AVVIO D’ANNO PER I FONDI COMUNI

I primi dati sul 2015 arrivati da Assogestioni indicano un buon avvio d’anno per i fondi comuni: a gennaio hanno segnato una raccolta netta complessiva di 9,11 miliardi di euro dopo gli 8,95 miliardi di dicembre. Il patrimonio ha aggiornato nuovamente il record posizionandosi a 1.622,7 miliardi. 

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