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Lazio-Juve e Fiorentina-Milan, due big match da brividi

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Campionato, si ricomincia. Dopo la triste parentesi delle Nazionali è tempo di tornare a pensare al calcio dei club, pronto a regalarci un mese di grande spettacolo tra Serie A e coppe europee. Non a caso si parte subito con un fine settimana da bollino rosso, di quelli che possono indirizzare le corse scudetto e Champions nonostante siamo solo a novembre. In attesa del match clou di domani tra Inter e Napoli, la 13esima giornata inizia con Atalanta-Spezia (ore 15), Lazio-Juventus (18) e Fiorentina-Milan (20.45), catalizzando così l’attenzione di tutta la parte alta della classifica. La sfida del Franchi, per esempio, non lascerà sicuramente indifferenti Spalletti e Inzaghi, consapevoli che, in caso di successo rossonero, il loro scontro diventerebbe ancor più delicato di quanto già non sia.

Per Pioli, dunque, si tratta di una grande occasione: dovesse battere la sua amata Viola, ecco che scatterebbe da solo al comando del campionato, pronto a guadagnare punti su una tra Inter e Napoli, o magari su entrambe. “Il gruppo conosce la difficoltà delle partite e sa che questo è un momento importante del campionato – l’analisi del tecnico rossonero – Le vittorie valgono sempre tre punti, ma la gara contro la Fiorentina pesa tanto. Ci siamo preparati bene e i giocatori sono concentrati e determinati, pur sapendo che loro giocano bene e hanno una forte identità. E guai a pensare che sarà più facile per via delle loro assenze: è successo anche a noi di giocare senza alcuni titolari e abbiamo trovato una forza ancora maggiore del solito”.

Quest’ultimo passaggio è significativo, perché in molti pensano che il Milan avrà vita facile viste le assenze di Milenkovic, Martinez Quarta e Nastasic, che costringeranno Italiano a inventarsi una difesa ex novo. Tra questi, ovviamente, non c’è Pioli, consapevole che la Fiorentina possa comunque dire la sua, specialmente se il Diavolo dovesse commettere l’errore di sottovalutarla. Il tecnico, costretto a rinunciare nuovamente a Rebic (infortunio ieri in allenamento) e Calabria, si affiderà al solito 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, Kalulu, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Tonali e Kessié a centrocampo, Saelemaekers, Diaz e Leao alle spalle dell’unica punta Ibrahimovic, leggermente favorito su Giroud. Emergenza in difesa per Italiano, che risponderà con un 4-3-3 con Terracciano tra i pali, Odriozola, Venuti, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Bonaventura, Torreira e Castrovilli in mediana, Callejon, Vlahovic e Saponara nel tridente offensivo.

L’altro big match di giornata è quello dell’Olimpico, dove la Juventus farà visita alla Lazio dell’ex Sarri. Incontro molto suggestivo ed è inutile spiegare perché: chiunque segua un po’ il calcio, infatti, sa che i rapporti tra i bianconeri e l’attuale tecnico biancoceleste sono tutt’altro che buoni, nonostante lo scudetto conquistato assieme nel 2020. “Quella era una Juve arrivata alla fine di un ciclo; infatti, poi hanno ringiovanito – ha puntualizzato Sarri – Non era un campionato così scontato da vincere, a me ha dato soddisfazione visti i miei 20 anni di sacrifici e le 7 promozioni raccolte nelle categorie inferiori. Poi non ho mai detto che era inalienabile, ad ogni modo questo non è un mio duello personale con la Juve, bensì un match importante contro una squadra forte, che qualitativamente ha la rosa migliore del campionato”.

“Questo è il momento di fare i fatti, non di pensare a chiacchierare – ha tagliato corto Allegri – Si affrontano le due squadre che negli ultimi dieci anni si sono divisi i trofei in Italia, fra scudetti e coppe. Bella sfida, tra due società che stanno galleggiando ai margini del quarto posto: sarà difficile, anche perché noi siamo indietro in classifica”. Il che, tradotto, significa dover vincere, o quantomeno non perdere, tanto più che l’Atalanta, attualmente al quarto posto con un punto in più della Lazio, 3 della Roma e 4 della Juve, è attesa da una gara abbordabile (sulla carta) contro lo Spezia e potrebbe prendere il largo.

Il match, dunque, si preannuncia equilibrato e molto teso, tanto più che entrambe sono alle prese con assenze importanti. Allegri deve rinunciare a Chiellini, Bernardeschi, De Sciglio, Ramsey e, soprattutto, Dybala, in dubbio fino all’ultimo per un problema al polpaccio rimediato in Argentina: alla fine il tecnico ha deciso di non convocarlo, evitando così di prendersi un rischio. Il suo 4-4-2 vedrà così Szczesny in porta, Danilo, Bonucci, De Ligt e Luca Pellegrini in difesa, Cuadrado, Locatelli, McKennie e Rabiot a centrocampo, Chiesa e Morata in attacco.

Defezioni pesanti anche in casa Lazio, dove mancherà il capocannoniere del campionato Immobile (anche se si tenterà di recuperarlo fino all’ultimo), oltre a Marusic. Sarri, dunque, dovrà schierare un 4-3-3 diverso dal solito con Reina tra i pali, Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi e Hysaj nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto in mediana, Felipe Anderson, Pedro e Zaccagni nel tridente offensivo.

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