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L’Atalanta imbriglia l’Inter e la Roma rivede la zona Champions

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Tanto rumore per nulla. Atalanta-Inter prometteva scintille e invece si è conclusa con il più inatteso dei risultati: lo 0-0 tra Gasperini e Inzaghi, infatti, era quasi inimmaginabile. Il pari invece era una possibilità tutt’altro che remota, come del resto si era già visto nel 2-2 dell’andata. Questa volta nessun gol, anche se più per gli errori dei giocatori che per mancanza di occasioni: quelle ci sono state e pure tante, tanto che il risultato finale è sostanzialmente figlio del caso, oltre che delle grandi prestazioni di Musso e Handanovic, migliori in campo per distacco.

A pesare sulla sfida poi ci sono stati altri fattori come le assenze e la stanchezza. Le prime hanno riguardato soprattutto l’Atalanta, che oltre ai già noti Zapata e Gosens ha dovuto rinunciare a Malinovskyi e Ilicic, probabilmente fermati dai tamponi di ieri mattina, la seconda invece ha toccato l’Inter, fiaccata dalle fatiche, fisiche e mentali, della Supercoppa. Insomma, il match di ieri non ha visto le due squadre al top, ma è stato comunque intenso e divertente, proprio come da diktat dei rispettivi allenatori.

“Abbiamo impedito all’Inter di fare il suo solito gioco, è un gran risultato per noi – il commento soddisfatto di Gasperini – Nelle partite tra me e Inzaghi ci sono sempre stati tanti gol, stranamente è uscito uno 0-0 ma tutte e due le squadre hanno giocato per vincere fino alla fine e questo ha reso la gara bella”.

“Venivamo da 120′ estremamente duri e credo che l’altra sera la Juve abbia fatto la partita più fisica della stagione – il pensiero di Farris, presentatosi al posto dell’afono Inzaghi – Spendere energie fisiche e mentali per poi ritrovarsi l’Atalanta non è semplice, comunque è stata una bella partita. Siamo soddisfatti ma anche un po’ rammaricati perché abbiamo avuto occasioni per portarla a casa, ma è giusto sottolineare anche la grande partita dell’Atalanta”.

In effetti i bergamaschi sono partiti molto forte, pressando l’Inter nella propria trequarti nel tentativo di impedirle le sue solite giocate. Missione riuscita parzialmente, perché se è vero che i nerazzurri di Inzaghi hanno faticato a carburare, lo è anche che tanto sforzo non si è tradotto in occasioni da gol, tanto che Handanovic, nel primo tempo, è stato sostanzialmente inoperoso, a differenza di un Musso straordinario su Sanchez.

Nella ripresa però la musica è cambiata, con l’Inter più alta e coraggiosa e l’Atalanta costretta a difendersi, senza però rinunciare alle ripartenze. Ne sono usciti 45’ molto divertenti, con tante occasioni per parte: clamorose quelle di Pessina, Muriel e Pasalic per la Dea, così come quelle di Dzeko, Darmian e D’Ambrosio per l’Inter. Alla fine però nessuno è riuscito a piazzare la stoccata vincente, consegnando così agli archivi un pareggio che fa sorridere soprattutto gli altri: Milan e Napoli, che stasera potrebbero accorciare in chiave scudetto, ma anche Juventus, Roma e Lazio, tornate in orbita Champions.

I giallorossi dovevano battere il Cagliari e sperare di rosicchiare qualche punto, ma anche rispondere ad Allegri e Sarri, vittoriosi nei rispettivi anticipi del sabato. Effettivamente è andata così, seppur con i soliti patemi tipici della casata romanista: l’occasione finale di Joao Pedro, fermato solo da un grande Rui Patricio, ha rischiato seriamente di rovinare la giornata a Mourinho. Invece il portoghese ha potuto far festa e il merito va anzitutto a due connazionali: il già citato portiere e, soprattutto, il neoacquisto Oliveira, mattatore della sfida con il rigore decisivo (33’) e autore, più in generale, di un’ottima prova, nella quale si è vista tutta la personalità a lungo invocata da Mou.

“Questa è una vittoria super importante, però potevamo fare 3-4 gol nel secondo tempo e invece abbiamo rischiato l’1-1 – l’analisi in conferenza stampa – Abbiamo dominato con e senza palla, siamo sempre stati in controllo, la parata di Rui Patricio è stata grandissima, ma totalmente fuori contesto. Ho sentito tanta pressione fino alla fine, cosa che non dovrebbe capitare quando giochi così”.

A completare la 22esima giornata saranno i posticipi odierni, con Milan-Spezia, Bologna-Napoli e Fiorentina-Genoa pronti a regalare una bella appendice di gol e spettacolo.

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