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Lagarde alle banche: “Occhio ai bilanci delle imprese”

Imagoeconomica

Le preoccupazioni della Bce sulla crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19 si spostano “dai rischi di liquidità nel settore delle imprese non finanziarie alle loro vulnerabilità di bilancio”. Lo ha affermato Christine Lagarde, parlando di fronte alla commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, stavolta in qualità di presidente del Board per il rischio sistemico (ESRB). L’organismo, ha precisato la numero uno della Bce ha spostato il focus della sua vigilanza.

Secondo Lagarde, “è importante evitare che la combinazione di debito elevato e profitti più deboli, soprattutto nei settori più duramente colpiti dalla crisi, porti a insolvenze di aziende redditizie nel medio termine”, perché “ciò potrebbe aumentare il costo sociale ed economico di questa crisi” e “aumentare la rischiosità nei portafogli delle banche”. È  altrettanto importante affrontare in modo efficiente le insolvenze di imprese non redditizie, in modo che le risorse possano essere riallocate in maniera più produttivo, ha spiegato, sottolineando che “la forte crescita dei prestiti nella prima fase della pandemia, aiutata da generose misure di sostegno alla liquidità, ha portato a un maggiore indebitamento delle imprese”, soprattutto “le piccole e i settori vulnerabili”, e “ciò ha anche ampliato l’esposizione del settore bancario“. 

Insomma, bisogna accompagnare le aziende più sane nel percorso di ripresa, facendo attenzione a non esporsi a quei rischi che le banche comunitarie hanno faticosamente cercato di ridurre nel periodo pre-pandemico. Per gli istituti bancari “la priorità è riflettere pienamente il rischio di credito nella classificazione dei prestiti e nell’accantonamento in modo tempestivo”, e “per affrontare i problemi di qualità degli attivi, potrebbero dover rafforzare ulteriormente la loro capacità di gestire e risolvere i crediti deteriorati, anche cercando, caso per caso, soluzioni per la ristrutturazione del debito di mutuatari sostenibili ma sovraindebitati”, ha detto Lagarde.

Sulla situazione delle banche, ha ricordato che le sofferenze sono cale stabilizzandosi a livelli più bassi (2,6% del totale dei crediti a fine 2020) ma che “si vede un deterioramento della qualità degli asset e per questo siamo molto attenti ai prestiti allo stadio 2, quelli leggermente a rischio”. Lagarde continua a ritenere che vada completata l’unione bancaria trovando un accordo fra i governi sul sistema unico di garanzia dei depositi bancari.

La numero uno dell’ESRB e della BCE ha poi lanciato un messaggio ai Governi, la cui priorità deve essere quella di “gestire una transizione graduale dal sostegno alla liquidità a un sostegno alla solvibilità più mirato per le imprese redditizie”. Per tutte le altre, vale a dire per le aziende che si rivelano non redditizie, “i governi dovrebbero garantire l’applicazione di procedure di insolvenza efficienti“.

Parlando della situazione economica della UE, Lagarde ha affermato che “il miglioramento delle prospettive grazie ai rapidi progressi nelle campagne di vaccinazione ha ridotto la probabilità di scenari severi”. Sulla base di questa valutazione che, ha aggiunto, la settimana scorsa il board Esrb ha indicato che “se le condizioni dell’economia e del settore finanziario non si deterioreranno, la nostra raccomandazione sulla restrizione delle distribuzioni dei dividendi durante la pandemia potrebbe scadere alla fine di settembre 2021”. Una decisione che sarà esaminata nella prossima riunione del consiglio ESRB, in programma per il 23 settembre 2021.

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Categories: Finanza e Mercati