X

L’addio di Trump a Musk (con l’occhio nero): lo show del miliardario irritato per la domanda sulle droghe

Imagoeconomica

La luna di miele tra Donald Trump ed Elon Musk finisce qui, con l’uscita del miliardario dal Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa che il presidente Usa aveva creato ad hoc per il suo first buddy, ma non poteva mancare, nello Studio Ovale, l’ultima apparizione di una delle coppie più strane della politica. In sintesi, una sorta di show.

L’addio di Trump a Musk (con l’occhio nero)

“Elon è fantastico! Sarà sempre con noi e ci aiuterà ogni giorno”, ha dichiarato The Donald salutando l’uomo più ricco del mondo che, dopo 135 giorni, lascia l’incarico speciale nel suo governo. “Elon è uno dei più grandi imprenditori al mondo”, ha sottolineato elogiando il miliardario per il suo lavoro al Doge. “Ci vorranno anni per ricostruire il sistema ma abbiamo iniziato ed Elon ha impresso un cambiamento colossale”, ha aggiunto il presidente assicurando che “i tagli federali diventeranno permanenti”. “Elon farà avanti e indietro, il Doge è la sua creatura”, ha detto ancora il tycoon consegnando al miliardario “la chiave della Casa Bianca” che nel 2020 donò anche a Benyamin Netanyahu.

Nella sua divisa d’ordinanza, con il cappellino nero questa volta senza la scritta Make America Great Again ma con quella The Doge father (da The Godfather, vale a dire Il padrino) sulla maglietta sempre nera, il magnate del tech ha assicurato che la sua uscita non è “la fine” del dipartimento e che lui resterà “consigliere ed amico” di Trump.

Ira Musk, Nyt: fece uso di droghe in campagna elettorale

L’unico vero momento di tensione si è concretizzato quando un reporter gli ha chiesto di commentare l’articolo del New York Times sul suo uso di droghe. Visibilmente irritato, non solo non ha risposto ma ha anche accusato il prestigioso quotidiano di “scrivere bufale, come quella del Russiagate”. Secondo il Nyt, nei mesi passati al fianco di Trump, Musk avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti pur essendo per sua stessa ammissione contrario alle droghe illegali. Quali? Il quotidiano parla di ecstasy, funghi psichedelici e soprattutto ketamina con un consumo che “andava ben oltre l’uso occasionale”.

Musk e il livido all’occhio destro: “È stato mio figlio”

Musk, inoltre, si è presentato nello Studio Ovale con un livido all’occhio destro. Quando gli è stato chiesto cosa fosse successo, il miliardario sudafricano ha spiegato che era stato il figlio a farglielo. “Stavo facendo lo scemo con lui – ha detto – e a un certo punto gli ho detto tirami un pugno in faccia e lui lo ha fatto”. Trump, seduto alla scrivania, non si è mostrato particolarmente sorpreso. “È stato X?”, ha chiesto, “beh, X potrebbe farlo”. Ma il livido è stata anche l’occasione di una stoccata a Emmanuel Macron. “Niente che si avvicini alla Francia”, ha scherzato in riferimento allo schiaffo rifilato al presidente francese dalla moglie Brigitte mentre si preparavano a uscire da un aereo.

Trump-Musk, perché la luna di miele è finita

Comunque, al di là dello scambio di complimenti, è evidente che tra Trump e Musk i rapporti si sono logorati nelle ultime settimane. Un mese fa l’attacco sui dazi, poi il maxi-accordo ad Abu Dhabi con l’OpenAI di Sam Altman, l’ex socio divenuto arcinemico, annunciato durante il viaggio di Trump. Infine le critiche alle legge di bilancio, quel “one, big, beautiful bill” al quale il presidente americano tiene moltissimo. Sullo sfondo, la frustrazione e l’insofferenza del magnate del tech, visionario e ribelle, alla burocrazia di Washington e ai rituali impaludati della politica.

Per non parlare della tensione con gli altri membri della squadra di Trump. Secondo quanto riferito al Daily Mail da Steve Bannon, l’ex stratega capo nella prima amministrazione Trump, Elon avrebbe preso a spintoni un mese fa il segretario al Tesoro Scott Bessent dopo esser stato messo alle strette per le sue promesse esagerate sul risparmio di “un trilione di dollari” per le casse dello Stato. Dell'”acceso litigio” di aprile erano filtrate notizie sui media ma non si sapeva finora che i due fossero venuti alle mani. “Bessent lo ha affrontato e gli ha detto: Ci avevi promesso un trilione di dollari di tagli e ora sei fermo a 100 miliardi. Che cosa stai facendo“?, ha riportato Bannon: “A quel punto Musk è venuto alle mani. Non è stato una discussione, ma un confronto fisico”. L’alterco, secondo il Daily Mail, sarebbe avvenuto fuori dall’ufficio della capo di gabinetto Susan Wiles e poi fuori da quello dell’allora Consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz.

Sulla scelta del proprietario di X, che ha sborsato oltre 270 milioni di dollari per la campagna di Trump, di lasciare la politica hanno pesato anche la crisi dei ricavi di Tesla e i test falliti di Starship che allontanano il sogno del miliardario di arrivare su Marte.

Related Post
Categories: Mondo News