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L’accordo antispread mette le ali alle Borse: per Piazza Affari (+6,59%) il maggior rialzo dell’anno

FIRSTonline

È festa sui listini mondiali. Corrono le Borse europee e in rialzo è anche Wall Street. Fuochi d’artificio per Piazza Affari che ingrana la marcia dopo le parole di Monti in conferenza stampa: +6,59%, la migliore prestazione del 2012 e la dodicesima dal 1998, anno della privatizzazione della Borsa. Protagoniste le banche che volano: Unicredit +14,26%, Intesa +11,58%, Banco Popolare +11,31, Bper +10,45%, Bpm +9,55%.

Oltre alla proposta italiana di creare un meccanismo di intervento per calmierare gli spread, senza che per questo i Paesi che beneficiano degli aiuti si debbano sottoporre agli stretti vincoli del controllo Ue, è passata la tesi di un organo supervisore per il settore bancario della zona euro e, contemporaneamente, di permettere che le banche siano ricapitalizzate direttamente dal fondo di salvataggio Esm, senza gravare sul debito dei Paesi. Festeggia anche lo spread Btp-bund che scende a 423 dalla chiusura di ieri a 468, (ma oggi è sceso fino a 409 punti), e rendimento al 5,81%. lo spread Bono-bund precipita a 474 dopo aver chiuso ieri a 542.

Madrid balza del 5,66%, Francoforte sale del 4,33%, Parigi del 4,75%, indietro rimane Londra con +1,42%. A Wall Street il Dow Jones sale dell’1,76% e il Nasdaq del 2,45%. I listini Usa guardano all’Europa e incassano la delusione per la trimestrale di Rim che ha archiviato una perdita netta di 518 milioni di dollari inferiore alle stime degli analisti e lo slittamento del nuovo Blackberry. C’è poi il dato sulla fiducia dei consumatori dell’università del Michigan che è calato a 73,2 punti di fine giugno da 79,3 in maggio, sotto le attese degli analisti.

L’euro sale sul dollaro a 1,2676 con il rialzo sul dollaro più alto degli ultimi sei mesi. Il petrolio balza del 5,88% a 82,26 dollari al barile.

A Piazza Affari solo Ansaldo Sts chiude in negativo a -1,15%. I titoli “peggiori” del Ftse Mib chiudono con un rialzo di almeno il 2% come Impregilo, Lotttomatica +2,49% e Luxottica +2,64%

Occhi puntati sul polo assicurativo Fondiaria Sai dove è di nuovo a rischio l’operazione Unipol dopo l’intervento del custode giudiziale del 20% di Premafin in mano ai Trust che ha chiesto di convocare una nuova assemblea che permetta ai soci di giudicare le opzioni in campo. Il che potrebbe eventualmente portare alla revoca della delibera sull’aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. Il cda della holding riunitosi oggi (con voci di dimissioni in blocco dei consiglieri ma si sono avute oggi solo due uscite, Samanta Librio e Geronimo la Russa) ha rinviato i lavori a lunedì per consentire l’esame della documentazione inviata sia dal custode sia da Sator e Palladio, che hanno formulato una nuova proposta, ma anche la richiesta pervenuta giovedì sera da parte della Limbo Invest (è titolare del 10,34% di Premafin) di Paolo Ligresti di convocare un’assemblea per la revoca degli amministratori in carica e la nomina di un nuovo cda.

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Categories: Finanza e Mercati