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La Uefa boccia il Milan, Ancelotti dice sì al Napoli

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Sogno Napoli, allarme Milan. Quello che si presentava come un normale martedì di fine campionato s’è invece trasformato in un vero e proprio ciclone di mercato, nel quale è letteralmente successo di tutto.

La notizia principale riguarda il Milan, bocciato dall’Uefa e costretto a fare i conti con lo spauracchio più grande: l’esclusione dalle coppe. È questa la sanzione peggiore che potrebbe colpire i rossoneri, la cui richiesta di settlement agreement (una sorta di patteggiamento concordato) è stata respinta, con conseguente rinvio a giudizio.

Un inedito nel mondo calcistico europeo, quantomeno a questi livelli: le altre big coinvolte in passato (Manchester City, Psg, Inter e Roma) erano sempre riuscite a raggiungere un punto d’incontro, evitando così di finire davanti alla camera giudicante. Qui però, come ha spiegato l’Uefa in un comunicato ufficiale, “permangono ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018”, ragion per cui è stato impossibile scendere a patti e concedere così il settlement agreement.

In poche parole Nyon non crede che Yonghong Li possa restituire i 383 milioni presi in prestito da Elliot entro la data sopraccitata e poco importa che lo stesso fondo abbia garantito per il club: il massimo organo calcistico europeo, infatti, pretende chiarezza sulle proprietà e sul loro modo di agire.

“Questa decisione ha generato sorpresa e amarezza – il commento di Fassone – Ci aspettavamo il settlement esattamente come a tutte le altre società, invece abbiamo subito un danno d’immagine importante che valuteremo con attenzione. Stiamo gestendo le cose in modo assolutamente sano, confidiamo che l’Uefa ci giudichi in modo sereno”.

Ora la palla passa agli avvocati, ma soprattutto a Yonghong Li e al fondo Elliot: riusciranno a convincere i giudici a non sanzionare eccessivamente il Milan? Perché ora si tratta di capire che pena prenderà il club e gli scenari vanno dal meno peggio (avvertimento e multa) ai più catastrofici (esclusione dall’Europa League e blocco del mercato). Impossibile fare previsioni, tanto più che non esistono precedenti, ecco perché fa quasi sorridere (per non piangere s’intende) che Mirabelli, nella mattinata di ieri, abbia incontrato Beppe Bozzo, procuratore di Morata e Zaza.

Ma se per il Milan è stato un martedì pessimo, per il Napoli le cose sono andate in modo decisamente diverso. De Laurentiis, preso atto della volontà di Sarri di lasciare il club (a ore l’ufficialità) ha lanciato l’offensiva nientepopodimeno che a Carlo Ancelotti. Un semplice contatto? Neanche per sogno. Il presidente azzurro ha convocato l’ex tecnico del Bayern (con cui è ancora sotto contratto) negli uffici romani della Filmauro e gli ha proposto un biennale da 6,5 milioni a stagione con opzione per il terzo anno. E la firma è ormai ufficiale: l’annuncio ci sarà venerdì 1 giugno.

La mega offerta ha dunque convinto Ancelotti. E pazienza se Hamsik vuole andare in Cina (10 milioni a stagione l’offerta, ora dipende dai club), se Jorginho sogna il Manchester City, se Koulibaly riceve offerte quasi quotidiane: Adl ha risposto corteggiando Mister Champions, non certo uno qualunque.

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