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La Spagna affossa le Borse: giornata nera a Piazza Affari che perde il 3,29%

Crollano le Borse sulle incertezze della richiesta di aiuti da parte di Madrid, sulle nuove tensioni nel paese con la bomba Catalogna che minaccia la secessione e dopo che la Banca di Spagna nel suo bollettino ha riportato che il Pil spagnolo sta continuando a contrarsi a “ritmo sostenuto” nel terzo trimestre, dopo aver chiuso il secondo con un -1,3%, in uno scenario di tensione finanziaria che resta a livelli “molto elevati”.

Milano cede il 3,29%, Madrid il 3,92%, Parigi il 2,82%, Londra l’1,56% e Francoforte il 2%. Anche in Germania iniziano a farsi evidenti sull’economia i segni dell’incertezza per gli sviluppi della crisi del debito dell’Eurozona con il Pil del terzo trimestre 2012 in crescita dello 0,2% rispetto allo 0,3% dello scorso trimestre.

Lo spread Btp-Bund chiude a quota 375 punti base sui massimi di oggi con rendimento al 5,2% e incide poco sugli umori dei mercati il buon esito dell’asta Bot a sei mesi che ha collocato 9 miliardi di titoli con rendimenti in calo. Lo spread Bono-Bund vola a 460 punti base dall’apertura di 420 e rendimento sopra il 6%.

L’euro è in calo a 1,2857 sul dollaro appesantito anche dal complicarsi dello scenario greco. Il petrolio Wti scende a 89, 34 dollari al barile.

Dagli Usa, dove il Dow Jones cede lo 0,22% e il Nasdaq l’1% alla chiusura dei mercati europei, non arrivano schiarite. Ieri il presidente della Fed di Filadelfia ha espresso delle perplessità sull’efficacia delle ultime mosse di politica monetaria decise dalla mentre i dati di oggi sulla vendita di case nuove hanno deluso le attese: le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono calate dello 0,3% alla quota destagionalizzata di 373.000 unità nel mese di agosto contro attese per un rialzo a quota 380.000. Nel mese tuttavia il prezzo mediano di un’abitazione è salito a 256.900 dollari, il livello più alto dal marzo 2007.

A Piazza Affari franano le banche: Banco Popolare -6,18%, Ubi Banca -5,78%, Bpm -5,70%, Bper -5,32%, Mediolanum -5,25. Intesa -4,68%, Unicredit -5,03% e Mps -4,15%. Il comparto risente ovviamente dell’allargarsi dello spread e dei timori di contagio della crisi del debito. Ma il settore è sotto pressione in tutta Europa.

Ieri Germania, Olanda e Finlandia hanno chiesto l’introduzione di nuove condizioni per la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell’Esm e hanno messo in dubbio i tempi della supervisione bancaria. Una posizione che è stata accolta con sorpresa e malumore dalla Commissione Ue. ”Non e’ la proposta più utile che potesse essere fatta”, riferiscono fonti di Bruxelles che si attiene alle decisioni del vertice di giugno: dal primo gennaio 2013 supervisione bancaria unica e legata a questa ricapitalizzazione diretta delle banche dell’Esm

Sul Ftse Mib solo Salvatore Ferragamo resiste in territorio positivo a + 0,54%. Poi è un’infilata di segni rossi. I migliori del paniere sono Ansaldo sts -0,23%, e il comparto del lusso che resiste con Luxottica -0,67% e Tod’s -0,76%.

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Categories: Finanza e Mercati