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La Roma americana ha due spine: Totti, in freddo con Baldini, e De Rossi, corteggiato dagli inglesi

FIRSTonline

IL MANCHESTER CITY E IL CHELSEA TENTANO DE ROSSI.
BALDINI – TOTTI, ORA E’ GELO.
ROMA, OFFERTI 7 MILIONI PER STEKELENBURG.

Non è un momento facile per la Roma di Thomas DiBenedetto. La campagna acquisti procede, ma la squadra è ancora un cantiere aperto. Inoltre (e questa a Trigoria è una novità) ci sono problemi con le bandiere Totti e De Rossi. E’ proprio “Capitan futuro” il caso più spinoso per Walter Sabatini. Il centrocampista ha un contratto che scadrà tra 11 mesi (30 giugno 2012), ecco perchè la Roma sta cercando di rinnovarglielo. De Rossi per il momento ha nicchiato, e secondo qualcuno questo è un segnale inequivocabile della sua voglia di cambiare aria. Il caso si trascina da qualche tempo, ma è letteralmente esploso ieri, quando dall’Inghilterra è arrivata la maxi offerta del Manchester City. Mancini è pronto a proporre 25 milioni per il cartellino di De Rossi, oltre che un ingaggio al giocatore di 9 milioni a stagione, cifra che la Roma non potrebbe mai pareggiare. Ma il romano piace molto anche a Villas Boas, che, dopo l’infortunio di Essien, cerca un centrocampista di spessore per il suo Chelsea. I soldi ad Abramovich non mancano di certo, così come allo sceicco Mansour. Il centrocampista giallorosso per ora tace, ma il suo è un silenzio che fa molto rumore. Già, perchè per spegnere tutti i fuochi di mercato, basterebbe rinnovare il contratto, cosa che, almeno per il momento, non è avvenuta.
Ma i problemi con le bandiere non riguardano solo De Rossi. L’intervista rilasciata da Franco Baldini al quotidiano “La Repubblica”, rischia di incrinare pesantemente i rapporti con Totti: “Francesco ha davanti ancora 4-5 anni di carriera – ha detto il neo dg giallorosso – ma dovrà guardare solo al calcio e non farsi carico di altro. Deve liberarsi della sua pigrizia e di chi usa il suo nome, anche a sua insaputa. Deve smettere di lasciar fare, più leggero sarà, più lontano andrà col pallone”. Parole pesantissime, che hanno lasciato di stucco anche DiBenedetto. Totti ha preferito non commentare, ma la frase detta ad un “amico” (“Meglio che sto zitto se no succede un casino”) la dice lunga sull’umore del capitano.
In tutto questo caos, Sabatini sta cercando di comprare un portiere. Dopo aver depistato tutti con Kameni (il camerunense di fatto è “congelato”), il ds della Roma è tornato alla carica per Stekelenburg. L’offerta all’Ajax è stata aumentata: 7 milioni contro i 6 proposti in precedenza. Aspettando la risposta degli olandesi, ieri è (finalmente!) arrivata l’ufficialità per Josè Angel Valdes e Nego.

JUVE, NEGLI USA ASPETTANDO ROSSI.
OGGI L’INCONTRO PER VIDAL.
SFUMATO IL BRASILE, MELO DIVISO TRA GERMANIA E TURCHIA.

La Juventus è atterrata a Philadelphia questa notte, pronta alla tournè che la vedrà impegnata in giro per gli USA fino a fine mese (il 23 luglio sfiderà a Toronto lo Sporting Lisbona, il 26 a New York il Club America, il 28 a Raleigh il Chivas di Guadalajara). Ma, mentre Antonio Conte prepara la squadra sul campo, Marotta e Paratici lavorano forsennatamente sul mercato. Il sogno Giuseppe Rossi sta per realizzarsi, ma prima di festeggiare l’annuncio bisogna limare ancora alcuni dettagli. L’affare però è avviatissimo, ecco perchè la Juventus confida di aggregare Rossi ai compagni negli USA.
Negli States invece non si vedrà Arturo Vidal, ma solo perchè il cileno, impegnato fino a domenica con la Copa America, si godrà qualche giorno di vacanza. Il centrocampista è vicinissimo ai bianconeri, come confermano le parole del dg del Bayer Leverkusen Holzhauser: “Arturo al Bayern? No, andrà all’estero”. Marotta ha incontrato Felicevich, procuratore del ragazzo, e l’intesa è totale. Ora manca solo la firma con il Leverkusen, ma dalla Germania sostengono che il Bayer abbia abbassato le pretese a 12 milioni, accontentando di fatto la Juventus.
Più complicato il fronte cessioni. Amauri e Felipe Melo non andranno in Brasile: troppo poco il tempo per intavolare trattative con Flamengo e Corinthias, visto che il mercato carioca chiuderà questa notte alle 23.00 (ora italiana). Amauri piace soprattutto a Parma e Napoli (il Genoa ha virato su Floccari), ma il primo a partire dovrebbe essere Melo. I dirigenti bianconeri stanno valutando se convenga cederlo ora a titolo definitivo (a soli 10 milioni, contro i 25 spesi per acquistarlo nel 2009) o se non sarebbe meglio prestarlo, per poi rivenderlo tra dodici mesi sfruttando la sua eventuale rivalutazione. Al momento i club che vogliono Melo sono tanti: PSG, Galatasaray, ma soprattutto Borussia Dortmund. Al momento turchi e tedeschi sono in pole position per acquistarlo. Ma le cessioni non si fermeranno qui: in vendita ci sono Sissoko (Real Sociedad), Almiron ed Ekdal (Cesena), Grosso (Al Ahly), Iaquinta (Zenit San Pietroburgo). Intanto è ufficiale la rescissione del contratto di Tiago, che a breve si accaserà all’Atletico Madrid,squadra dove ha militato (in prestito) nelle ultime due stagioni.

MILAN, BERLUSCONI STUDIA LE MOSSE PER IL FUTURO.
MONTOLIVO IN ARRIVO, MA I TIFOSI MUGUGNANO.

La cena di lunedì sera ad Arcore è servita per ribadire un concetto: Berlusconi non vuole smettere di investire nel Milan. La sentenza sul Lodo Mondadori dunque non fermerà il mercato rossonero, anche se gli scenari sono molteplici. Qualcuno ieri ipotizzava che i rossoneri potrebbero uscire dal controllo della Fininvest, qualcun altro tirava fuori ancora gli investitori russi della Gazprom (che però vorrebbero avere quote di maggioranza). Al momento però le certezze sono due: l’impegno di Silvio Berlusconi (ribadito a Galliani anche lunedì) e la presenza in società della figlia Barbara, sempre più al centro del mondo Milan. Il mercato intanto prosegue in sordina. Dopo i colpi di inizio giugni (Mexes, Taiwo e El Shaarawy), i rossoneri si sono fermati, almeno in apparenza. In realtà Galliani e Braida stanno lavorando in silenzio, lontano dai riflettori. Il nome di Montolivo però è sempre più caldo, soprattutto ora che Hamsik, sembra sempre più irraggiungibile. Il regista della Fiorentina costa poco (addirittura niente se nell’affare entrasse un certo Antonio Cassano) e permetterebbe alla società di rimandare il grosso investimento a gennaio (Ganso). A confermare la trattativa (anche se indirettamente) è stato Carlo Pallavicino, procuratore del giocatore: “Preferisco non dire nulla, perché in questi casi da una mezza frase spesso si crea un caso. Bisogna accettare il fatto che come le società possono non rinnovare i contratti ai giocatori, è anche vero il contrario. I giocatori devono sentirsi liberi di non rinnovare, senza dover necessariamente passare per traditori irriconoscenti”. Frasi che sanno tanto di addio, e non può essere un caso che ieri sera Galliani, abbia cenato con Preziosi (si è parlato di alcuni giovani) e soprattutto con Giovanni Branchini, l’altro agente di Montolivo. L’affare si delinea, ma i tifosi non sembrano affatto entusiasti. I nomi che giravano a inizio estate erano più altisonanti (Fabregas, Pastore, Hamsik), ecco perchè il nome di Montolivo lascia abbastanza indifferenti i supporter rossoneri. Che sperano ancora nel colpo di scena di Silvio Berlusconi.

INTER, LUCAS DIPENDE DA SNEIJDER.
VIVIANO: IL GENOA INSISTE, MA OCCHIO AL BAYER LEVERKUSEN.

Ha una clausola rescissoria altissima (50 milioni di euro) e un futuro radioso davanti a sè. Stiamo parlando di Lucas Rodrigues Moura da Silva, meglio noto semplicemente come Lucas. Il giovane trequartista brasiliano del San Paolo (classe 1992) avrebbe preso contatti con un club italiano, come ammesso qualche giorno fa dal suo procuratore Wagner Ribeiro: “Stiamo trattando con un club del vostro paese – ha raccontato ai giornalisti italiani – ma per ora il nome è top secret”. Le indiscrezioni parlano di Genoa (assieme al Milan, per un’operazione in stile Boateng), Roma e soprattutto Inter. I nerazzurri avrebbero scelto Lucas per il futuro, ma solo nel caso in cui partisse Sneijder. Sull’olandese non ci sono novità: l’Inter non lo ha mai messo ufficialmente sul mercato, ma se il Manchester United presentasse un’offerta di 40 milioni…
Intanto il Genoa ha ceduto in prestito al Benfica il portiere Eduardo. La mossa potrebbe portare a breve significativi sviluppi per Viviano, che andrebbe così a fare il titolare con la maglia rossoblu. L’Inter però non intende cederlo prima del 6 agosto, giorno in cui, a Pechino, i nerazzurri giocheranno la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. Resta però da trovare l’accordo sulla formula dell’affare: Preziosi vorrebbe prenderlo in prestito, l’Inter invece chiede almeno una comproprietà. Ecco perchè intanto Claudio Vigorelli, procuratore di Viviano, sta volando in Germania per parlare con i dirigenti del Bayer Leverkusen, che da tempo si sono detti interessati ad acquistare il portiere italiano.
Nessuna novità invece sul fronte Palacio. La trattativa è bloccata da tempo per il rifiuto di Pandev a trasferirsi a Genova, cosa ribadita anche ieri dal suo procuratore: “La volontà del giocatore è rispettare il contratto con l’Inter. Al raduno a Pinzolo si è fatto trovare fisicamente pronto. Lui vuole stupire l’allenatore”.

LAZIO, FLOCCARI VICINO AL GENOA.
PALERMO, PASTORE VIA ENTRO 10 GIORNI.

Dopo gli arrivi di Miroslav Klose e Djibrill Cissè, l’attacco della Lazio è piuttosto affollato. Ecco perchè Lotito sta cercando di sfoltire il reparto: in attesa di chiarire la situazione Zarate (l’argentino potrebbe partire, e, una volta ceduto Aguero, potrebbe arrivare la richiesta dall’Atletico Madrid), il primo a partire dovrebbe essere Sergio Floccari. Il procuratore dell’attaccante è stato contattato ieri dai dirigenti del Genoa, che, al momento, hanno messo il giocatore come prima scelta. Preziosi intanto ha ceduto in prestito, con diritto di riscatto della metà, Robert Acquafresca al Bologna.
Dopo alcuni giorni di silenzio, ieri ha ripreso la parola il presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Il numero uno rosanero ha confermato che Pastore lascerà la Sicilia, e, molto probabilmente anche l’Italia: “Stiamo trattando Pastore con un grosso club di cui conosco personalmente il dirigente. Ho detto loro di alzare fino a 50 milioni e glielo darò, anche se preferirei per lui che rimanesse in Italia”. Al di là della cifra “sparata” da Zamparini (50 milioni sembrano davvero troppi), i club interessati ci sono davvero, in Inghilterra e in Spagna. “El Flaco” piace a Chelsea e Manchester City (che però, molto probabilmente, prenderà Aguero) e al Malaga. L’offerta dello sceicco, proprietario del club spagnolo, sarebbe la più alta, ma sembra difficile che Pastore possa preferire il Malaga ai club più prestigiosi sopra citati. A meno che lo sceicco non metta sul piatto uno stipendio davvero irrinunciabile.

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