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La Juve ridimensiona l’Atalanta: allo Stadium finisce 3-1

La Juve ristabilisce le gerarchie. Si ferma allo Stadium il filotto vincente dell’Atalanta, schiacciata sin dall’inizio da una Signora motivata e cattiva al punto giusto, decisa a fare la voce grossa per spegnere sul nascere le velleità delle avversarie. Già, perché a tifare per la squadra di Gasperini ieri erano in tanti, tutti a sperare nel colpaccio che avrebbe potuto davvero riaprire il campionato. Nulla da fare: troppo forte la Juventus di Massimiliano Allegri e, soprattutto, concentrata e lucida fin dai primi minuti. Il contrario di Genova insomma e forse la chiave della prestazione di ieri sta proprio lì. Certi schiaffi abbattono le squadre mediocri ma sanno risvegliare quelle di alto livello: e i campioni d’Italia, si sa, fanno parte della seconda categoria. La partita di ieri è stata indirizzata in meno di 20’, giusto per far capire all’Atalanta che il tempo dei regali non era decisamente arrivato. A sbloccare l’empasse ci ha pensato Alex Sandro, autore di un’azione personale finalizzata con un bel tiro dalla media distanza, sul quale Sportiello, forse, avrebbe potuto fare qualcosa in più. E quando pochi minuti dopo Rugani, imbeccato da un corner di Pjanic, ha incornato in rete il pallone del 2-0, s’è capito che la Juve era tornata a fare la Juve.

Da lì in poi ordinaria amministrazione, con i bianconeri a gestire il possesso e l’Atalanta a provare a riaprire il match. Ma quando la squadra di Allegri gioca così non ce n’è per nessuno, quantomeno in Italia. E così, al minuto 64’, ecco il timbro finale di Mandzukic, giusto premio per una partita di altissimo livello. Il croato è in forma smagliante, l’esatto contrario di Gonzalo Higuain, forse l’unica nota negativa della serata. Il Pipita non ha giocato male, intendiamoci, da lui però ci si aspetta decisamente di più, sia a livello di gol (con questa sono 4 le gare consecutive a secco) che di presenza in campo. Arriveranno tempi migliori, ci mancherebbe, certo però che con il ritorno imminente di Dybala e il grande momento di Mandzukic, anche per lui sarà tempo di bilanci. Ottima anche la partita di Pjanic, schierato da trequartista nel 4-3-1-2 di Allegri: il bosniaco, finalmente, sembra aver trovato la collocazione ideale. L’Atalanta (in gol nel finale con Freuler) invece torna a Bergamo con una sconfitta, seppur a testa alta. Il filotto, prima o poi, doveva interrompersi ma la classifica resta comunque da applausi. Proprio come quella della Juve, attualmente prima con 7 punti di vantaggio sulle seconde. Che oggi dovranno fare il proprio dovere, altrimenti il weekend della speranza si trasformerà in quello della sentenza.

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