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La Juve cerca quota 53, il Napoli cerca il riscatto

FC Juventus

E si ritorna a parlare di calcio, o almeno ci si prova. I fattacci degli ultimi giorni infatti hanno lasciato il segno, del resto non potrebbe essere altrimenti con un morto (l’ennesimo correlato al calcio) e i deprecabili ululati razzisti rivolti a Koulibaly. La Federazione ha però deciso di andare avanti e giocare regolarmente questa 19esima giornata di campionato, l’ultima del girone d’andata, per affrontare poi i temi in questione durante la sosta invernale (o almeno questo si spera).

Si parte con Juventus-Sampdoria (ore 12.30), match piuttosto interessante tra la squadra più forte di tutte e quella, probabilmente, più in forma: un’altra trappola, dopo quella di Bergamo, per chi si è già laureato da tempo campione d’inverno e guarda con soddisfazione al solco creato col resto della classifica.

“C’è orgoglio e soddisfazione per quello che abbiamo fatto – ha riconosciuto Allegri. – Sono contento di come stiamo lavorando ma non abbiamo ancora conquistato niente. Quindi serve profilo basso, stare zitti e vincere, che è la cosa più importante. Con la Samp voglio i 3 punti per girare a quota 53, sarebbe una gran cosa ma non per il record, solo perché ci avvicinerebbe all’ottavo scudetto”.

La voglia di stupire tutti è forse il motore più potente per questa Juve, stimolata più da sé stessa che da avversari oggettivamente troppo inferiori, dunque anche oggi cercherà la vittoria con la consueta fame. Allegri si affiderà a un 4-3-3 con Szczesny in porta, De Sciglio, Rugani, Bonucci e Alex Sandro in difesa, Emre Can, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Dybala, Mandzukic e Cristiano Ronaldo in attacco. Consueto 4-3-1-2 invece per Giampaolo, deciso a giocarsela dopo la striscia di risultati utili (4 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 6) che hanno portato la sua Samp al quinto posto.

I blucerchiati tenteranno l’impresa con Audero tra i pali, Sala, Tonelli, Colley e Murru nel reparto arretrato, Linetty, Praet ed Ekdal in mediana, Ramirez alle spalle della coppia offensiva Caprari-Quagliarella.

Qualche ora più tardi (18) invece toccherà al Napoli, chiamato a riscattare la sconfitta di Milano e tutte le polemiche che ne sono conseguite. Sulla carta il primo compito sembra decisamente più facile del secondo: il Bologna di Inzaghi fa molto meno paura della Procura della Figc, a cui gli azzurri si sono rivolti per contestare le squalifiche di Koulibaly e Insigne, entrambi puniti con due giornate dal giudice sportivo.

De Laurentiis (a proposito: la Procura sta valutando se aprire un’indagine sulle sue parole contro Mazzoleni) ritiene ingiusto il provvedimento e proverà a farsi valere, nel frattempo Ancelotti deve battere il Bologna senza i suoi giocatori più importanti. Il 4-4-2 azzurro sarà comunque altamente competitivo con Meret in porta, Hysaj, Maksimovic, Albiol e Ghoulam in difesa, Callejon, Allan, Zielinski e Fabian Ruiz a centrocampo, Milik e Mertens in attacco. Inzaghi, a serio rischio esonero in caso di sconfitta (Donadoni, ancora sotto contratto, è già stato allertato), proverà a salvarsi la panchina con un 3-5-2 con Skorupski tra i pali, Calabresi, Danilo e Helander nel reparto arretrato, Mattiello, Poli, Pulgar, Svanberg e Krejci in mediana a supporto della coppia offensiva composta da Santander e Palacio.

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