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La Juve beffa la Lazio, il Napoli cede alla Roma: ribaltone

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Una notte che può cambiare tutto. Il sabato appena trascorso rischia di essere piuttosto importante, se non decisivo, sia nella corsa scudetto che in quella Champions. La vittoria della Juve sul campo della Lazio e la sconfitta del Napoli contro la Roma segnano un passo ben preciso in questa Serie A così equilibrata lassù in cima, e per questo destinata a fare scalpore ogni qualvolta le sue padrone” commettono un passo falso. Sembrava essere il caso dei bianconeri, che stavano chiudendo il match dellOlimpico con un grigio 0-0 che avrebbe potuto addirittura mandarli a 6 punti dal titolo, si è rivelato invece quello degli azzurri, ancora primi ma solo virtualmente, in attesa che i rivali recuperino la partita con lAtalanta.

Gli anticipi della 27esima rischiano così di segnare un cambio al vertice, ma anche di condizionare la zona Champions: per una Lazio che, ancora una volta, passa dalla gioia al dolore per questione di dettagli, c’è una Roma che gode e che, forse, conquista 3 punti decisivi ai fini del proprio obiettivo. Il primo scossone della giornata è arrivato al termine di una partita brutta e con poche emozioni, destinata a finire con uno 0-0 tanto grigio quanto giusto: lì però è saltato fuori il colpo del campione, quello capace di sparigliare carte ed equilibri di ogni sorta. Il gol di Dybala (93, 30 secondi prima del fischio finale di Bantiè una punizione anche troppo pesante per la solita buona Lazio di Inzaghi, ma è talmente bello da non ammettere repliche: le partite, in fondo, non vanno vinte per forza con il gioco, possono bastare le giocate individuali e in questo la Juve è sempre un passo avanti a tutti. Era importante uscire dallOlimpico con un risultato positivo e la vittoria lo è sicuramente – ha ammesso un gongolante Allegri. – Loro erano stati bravissimi a chiudere ogni spazio, serviva lepisodio giusto e Dybala è stato bravissimo a trovarlo: ha fatto un gol straordinario, ora è pronto per un grande finale di stagione.

La rete dellargentino aveva già dato un grosso dispiacere al popolo del San Paolo, in pochi però potevano immaginare che il peggio dovesse ancora arrivare. Il Napoli infatti s’è dovuto inchinare a una Roma di nuovo cinica e maledettamente efficace, proprio come qualche mese fa, quando in molti (non a caso) la consideravano addirittura in lotta per lo scudetto. Il campionato invece ha preso unaltra piega ma ciò non toglie che i giallorossi, nella gara secca, possono battere chiunque: ieri sera se n’è avuta unaltra dimostrazione e a farne le spese è stata la squadra di Sarri, battuta dopo 10 vittorie consecutive e un pareggio. Lultimo ko era stato in casa contro la Juve e ieri n’è arrivato un altro contro un avversario di vertice, sempre in casa: non esattamente dettagli ininfluenti per chi punta a vincere lo scudetto conte unarmata come quella di Allegri. E dire che il Napoli aveva iniziato benissimo il match grazie a Insigne, in gol dopo appena 6’ per quella che sembrava essere lennesima serata trionfale di questo campionato. Un minuto dopo però ecco la doccia fredda di Under (7, con levidente complicità di Mario Rui, sfortunato nella deviazione decisiva) e, al 23’ addirittura il sorpasso firmato Dzeko. Il bosniaco, autore di una doppietta già lanno scorso (anche allora la Roma sbancò il San Paolo), s’è ripetuto trovando un altro gran gol nella ripresa (71) e chiudendo, di fatto, la partita: le successive reti di Perotti (79) e Mertens (92) sono servite solo per il tabellino, non per cambiare la sostanza di uno scontro sostanzialmente già deciso.

La sensazione è che gli episodi ci siano stati sfavorevoli, la partita era in mano nostra – il commento amaro di Sarri. – Purtroppo è andata così e ci spiace soprattutto per il nostro pubblico, non per il discorso scudetto: quello riguarda solo la Juve, noi sin qui siamo stati bravissimi a tenerle testa ma lei è di un altro pianeta. Molto diverso lumore in casa Roma, di nuovo alle stelle dopo una settimana difficile, nella quale il posto Champions sembrava essere ormai molto complicato. Noi però abbiamo lavorato molto e sul campo s’è visto, siamo stati squadra – lanalisi soddisfatta di Di Francesco. – In settimana sembrava dovessimo perdere 5-0, invece è finita che abbiamo fatto 4 gol al Napoli, per giunta in casa sua. Spero che i ragazzi acquisiscano finalmente la consapevolezza della loro forza e che capiscano che questo non devessere un punto darrivo ma solo un punto di partenza. A livello matematico non s’è deciso nulla, certo però che i segnali sono arrivati: ancora un po’ di pazienza, poi sapremo se saranno stati indicativi o solo colpi di scena, gli ennesimi, di questo pazzo campionato. 

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