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La Consob decide in settimana se prorogare lo stop alle vendite allo scoperto e incalza S&P’s

Mani libere alle vendite allo scoperto oppure no? Tra domani e venerdì la Consob, d’intesa con le autorità di mercato di Francia, Belgio e Spagna, deve decidere se prorogare o meno il divieto di short selling adottato due settimane fa per raffreddare gli eccessi della speculazione in Borsa. Dipenderà dalla valutazione che i quattro oganismi, a loro volta coordinati dall’Esma (l’authority europea sui mercati) franno dello stato delle Borse e dall’intensità della volatilità sui mercati. In ogni caso, che tornino o meno le vendite allo scoperto, resterà in vigore l’obbligo di comunicazione: chi fa short selling ha il dovere di comunicare alla Consob le operazioni compiute.

L’intenzione delle Autorità di Borsa di stringere comunque i freni e di impedire non la speculazione ma i suoi eccessi trova riscontro nel passo compiuto ieri dalla Consob sulle agenzie di rating. L’Authority presieduta da Giuseppe Vegas non ha dato parere preliminare favorevole alla registrazione delle due maggiori agenzie americane (Standard & Poor’s e Moody’s) presso l’Esma, la nuova Authority europea dei mercati. Dal punto di vista pratico, questo per ora non cambia nulla ma Vegas vuole vedere chiaro sull’attività delle due agenzie di rating e ha chiesto ai signori del rating di chiarire meglio le loro procedure. Sono segnali che le istituzioni vogliono, sia pur tardivamente, reagire allo strapotere delle agenzie di rating e si apprestano a stringere i bulloni migliorando le regole del gioco.

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Categories: Finanza e Mercati