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Juve, poker di gol con CR7 super. A Milan e Inter la risposta

FC Juventus

Un poker per ricordare a tutti che c’è anche la Juve. Il 4-0 di Parma è il miglior messaggio che i bianconeri potessero mandare alle big del campionato, nessuna escluso: dalla capolista Milan, impegnata oggi pomeriggio con il Sassuolo (ore 15), all’Inter di Conte, attesa dal match casalingo contro lo Spezia (15), passando per le romane, il Napoli e l’Atalanta, che questa sera incroceranno i guantoni in due scontri diretti davvero interessanti. Pirlo aveva bisogno di vincere e lo ha fatto, ma, cosa ancor più importante, ha pure convinto e ora può sedersi in poltrona e gustarsi la domenica di campionato, con la speranza di mantenere l’attuale secondo posto, alla pari con l’Inter e a meno 1 dal Milan.

Il fatto che una delle migliori partite della stagione sia coincisa con una grande prova di Ronaldo e Morata, ovviamente, non è un caso, bensì una logica conseguenza. Il portoghese, voglioso di riscatto dopo la pessima prova di mercoledì, ha scatenato il panico nella difesa parmigiana sin dall’inizio, chiudendo il match con i gol del 2-0 (26’, splendido colpo di testa)  e del 3-0 (48’, sinistro chirurgico sul secondo palo da distanza ravvicinata), prima che lo spagnolo mettesse il punto esclamativo con lo stacco imperioso del 4-0 (86’). Ad aprire la gara però era stato Kulusevski (23’), finalmente schierato titolare proprio contro la sua ex squadra: se Pirlo voleva una risposta, lo svedese l’ha data, eccome se l’ha data.

In generale però l’ha avuta da tutti e poco importa che il Parma abbia vissuto una serata no: la sua Juve, dopo tante partite balbettanti, ha finalmente offerto una prestazione degna del tricolore che porta sul petto. “Non eravamo contenti per il risultato contro l’Atalanta nonostante la buona prestazione, dovevamo recuperare subito i punti persi e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi – il commento soddisfatto del tecnico bianconero -. Noi favoriti per lo scudetto? L’importante è avere questo atteggiamento in ogni partita, che sia il Barcellona o il Parma: dobbiamo avere sempre il dominio delle partite”. I riflettori si spostano così sulle milanesi, impegnate in un duello a distanza che vale il primo posto.

Il match più difficile è senza dubbio quello del Milan, atteso dall’insidiosa trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Partita già complicata di suo, ma resa ancor più equilibrata dalle assenze dei rossoneri, che dovranno fare a meno di Ibrahimovic, Kjaer, Gabbia, Bennacer e, notizia di ieri, Rebic, fermatosi per un problema al piede. Un bel guaio per Pioli, che fino a venerdì nutriva grosse speranze di riabbracciare quantomeno lo svedese, ormai prossimo al rientro. Poi però è arrivata la doccia fredda, ovvero il nuovo problema muscolare (questa volta al soleo) che gli costerà un nuovo mese di stop.

“Prima dell’allenamento eravamo convinti che potesse essere a disposizione per uno spezzone di gara, andava tutto bene, poi c’è stato questo intoppo – ha raccontato Pioli -. Sono dispiaciuto per lui, aveva tanta voglia di rientrare e aiutare la squadra prima della sosta, ma comunque abbiamo delle alternative. Affronteremo il Sassuolo con grande rispetto, sappiamo di avere assenze importanti ma abbiamo già dimostrato di essere tosti e preparati”. La sensazione è che questa possa essere una gara spartiacque per la stagione del Milan: dovesse riuscire a tornare alla vittoria, infatti, darebbe un segnale fortissimo alle avversarie, viceversa rischierebbe di perdere il primato, dando forza a tutti quelli che considerano la sua rosa inadeguata per certi traguardi.

Rispetto a Genova tornerà però a disposizione Hernandez, dunque Pioli schiererà un 4-2-3-1 con Donnarumma in porta, Calabria, Kalulu, Romagnoli e, appunto, Hernandez in difesa, Tonali e Kessié a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Hauge sulla trequarti, Leao in attacco. Assenza importante anche per De Zerbi, che dovrà rinunciare allo squalificato Locatelli: il suo 4-2-3-1 vedrà Consigli tra i pali, Toljan, Chiriches, Ferrari e Rogerio nel reparto arretrato, Bourabia e Magnanelli in mediana, Berardi, Djuricic e Boga alle spalle di Caputo. Spettatrice interessata della sfida sarà certamente l’Inter, che sogna un regalo del Sassuolo per prendersi il primo posto. Oltre a questo però sarà necessario battere lo Spezia, sin qui capace di giocare a viso aperto un po’ con tutti.

Conte, ieri in silenzio stampa, sa bene che queste gare apparentemente facili possono nascondere diverse insidie, ma anche che i 3 punti devono essere conquistati a tutti i costi. Ecco perché oggi non si abbandonerà a un turnover selvaggio, ma solo a qualche piccolo ritocco inevitabile dopo le fatiche infrasettimanali. Il suo 3-5-2 sarà composto da Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal e Perisic a centrocampo, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Italiano invece tenterà un’impresa storica affidandosi al solito 4-3-3, dunque Provedel tra i pali, Ferrer, Terzi, Erlic e Bastoni nel reparto arretrato, Deiola, Ricci e Pobega in mediana, Gyasi, Nzola e Farias nel tridente offensivo.

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