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Juve o Napoli, chi resta in testa da solo?

Corsa scudetto, atto settimo. Juventus e Napoli si preparano all’ennesima sfida a distanza per accaparrarsi il primo posto in classifica, al momento occupato da entrambe a quota 18. Ma lassù in cima, si sa, si sta bene soprattutto da soli e le due contendenti mirano a scappare e a dare il là alla prima vera fuga della stagione. In questo senso la domenica odierna sembrerebbe favorevole al Napoli, primo a scendere in campo nel lunch match delle 12.30 contro il Cagliari, più che alla Juventus, chiamata invece all’insidiosa trasferta sul campo dell’Atalanta (ore 20.45).

Partita interessantissima quella di Bergamo, perché se è vero che i bianconeri sono favoriti di default lo è anche il fatto che i nerazzurri, se trovano la giornata giusta, possono creare problemi a chiunque, perfino a loro. “Affrontare l’Atalanta è sempre difficile, ricordiamoci che l’anno scorso ci rilassammo e loro pareggiarono nel finale – l’analisi di Allegri – Loro sono reduci da una grande partita a Lione e stanno attraversando un momento magico, noi dovremo essere bravi a metterci sul loro piano sotto il profilo dell’intensità per poi far emergere le nostre qualità”.

Che indubbiamente sono superiori, tanto più ora che anche Higuain sembra aver risolto i suoi problemi. Allegri, dopo averlo tenuto in panchina con Toro e Olympiacos e essersi goduto il suo gol da subentrato, è pronto a rimetterlo tra i titolari nella speranza che il periodo difficile se ne sia andato con la rete di mercoledì. Per il resto un po’ di turnover obbligato (Khedira e Pjanic sono ancora out) e 4-2-3-1 con Buffon in porta, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Asamoah in difesa, Bentancur e Matuidi a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Mandzukic alle spalle del Pipita Higuain.

“Loro sono fortissimi, hanno vinto tutte le partite ma noi vogliamo fare risultato – l’arringa di Gasperini – Per battere questa Juve bisognerà tenere la concentrazione altissima e sfruttare l’entusiasmo del momento”. Il tecnico confermerà il 3-4-1-2 dei titolarissimi con Berisha tra i pali, Palomino, Caldara e Masiello nel reparto arretrato, Hateboer, Cristante, Freuler e Spinazzola in mediana, Ilicic alle spalle della coppia d’attacco Gomez-Petagna.

Il Napoli guarderà il match dal divano nella speranza di aver fatto il suo dovere contro il Cagliari. Sulla carta la squadra di Sarri non dovrebbe avere molti problemi: i numeri dicono che nessuno segna tanto in Italia (22 gol fatti, più di 3 a partita) e l’avversario, inoltre, attraversa un pessimo momento come dimostrano le due sconfitte consecutive con Sassuolo e Chievo.

Le insidie, semmai, potrebbero arrivare sotto il profilo mentale e gli azzurri hanno dunque l’occasione di dimostrare la propria crescita. Il 4-3-3 di Sarri vedrà Reina in porta, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Rastelli tenterà il “miracolo” affidandosi al 4-4-1-1 con Cragno tra i pali, Padoin, Andreolli, Romagna e Capuano nel reparto arretrato, Ionita, Cigarini, Dessena e Barella in mediana, Joao Pedro a supporto dell’unica punta Sau.

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