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Juve e Roma, notte da Champions

Sconfitto ma a testa alta. Il Napoli torna da Manchester con un ko pesante (con la vittoria di Rotterdam lo Shakhtar è di nuovo da solo al secondo posto) ma anche con la consapevolezza di non essere poi così lontano dai livelli del City e dunque di potersi giocare le proprie chance nella gara di ritorno. Decisivo l’impatto sul match, decisamente diverso da quello richiesto alla vigilia da Sarri: è nella prima mezz’ora che gli inglesi hanno costruito la vittoria.

Uno-due terribile quello rifilato da Sterling (9’) e Gabriel Jesus (13’), tanto da lasciar presagire una vera e propria serataccia per la banda azzurra. Invece, una volta smaltita la paura, sono riemerse le vecchie certezze e la partita è tornata in bilico tardi solo perché Mertens, per una volta, non s’è mostrato all’altezza del palcoscenico sprecando malamente un rigore (38’). Cosa che invece non ha fatto Diawara, freddo e preciso nel trasformare il secondo (nettissimo) penalty decretato dall’arbitro Lahoz (73’). Poteva starci anche un pareggio, invece ha vinto il City: ma il Napoli l’ha messo alle corde come nessuno in stagione, per giunta in casa sua, ecco perché al San Paolo, tra 15 giorni, il copione potrebbe essere molto diverso.

Archiviata la supersfida del martedì è tempo di concentrarsi su quelle odierne. Il clou è sicuramente Chelsea-Roma ma anche Juventus-Sporting Lisbona vale punti pesanti, anzi pesantissimi, in chiave qualificazione. La curiosità sui bianconeri riguarda principalmente lo stato di forma: sapranno archiviare la sconfitta di sabato con la Lazio oppure si porteranno dietro gli strascichi? “Da noi deve regnare l’equilibrio, può capitare di perdere o pareggiare, non bisogna deprimersi – il commento di Allegri. – Non siamo in crisi, la stagione è ancora molto lunga e tutto si deciderà solo alla fine. Ora però pensiamo alla Champions e allo Sporting, vinciamo queste due partite e saremo qualificati”.

Gara delicata in effetti, tra due squadre a pari punti e dunque in piena lotta per accaparrarsi un pass per gli ottavi. Il tecnico bianconero, dopo il turnover (contestato) di sabato scorso, dovrebbe riproporre il 4-2-3-1 dei titolarissimi, dunque Buffon in porta, Sturaro (Lichtsteiner non è in lista Champions), Rugani, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Mandzukic sulla trequarti, Higuain in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Jorge Jesus, che tenterà di espugnare Torino con Rui Patricio tra i pali, Piccini, Coates, Mathieu e Coentrao nel reparto arretrato, Carvalho e Battaglia in mediana, Gelson Martins, Bruno Fernandes e Acuna alle spalle dell’unica punta Dost.

L’altra italiana in scena sarà la Roma, impegnata nella difficile trasferta londinese contro il Chelsea. Partita delicatissima per quanto i blues stiano attraversando un momento complicato, come dimostrano le due sconfitte consecutive rimediate in Premier contro City e, soprattutto, Crystal Palace. “Sarà una gara difficile ma possiamo giocarcela alla pari, non firmerei per il pareggio – l’arringa di Di Francesco. – Abbiamo preparato la gara al meglio e mi auguro di assistere a una prestazione di alto livello. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento visto contro il Napoli ma con più incisività e precisione”. La Roma dunque vuole provarci ma il Chelsea non può certo fare sconti. Gli ultimi risultati impongono a Conte di tornare a vincere al più presto, altrimenti la situazione potrebbe diventare davvero antipatica.

“Quando si hanno tanti infortuni succede di andare in difficoltà – ha glissato Antonio. – Sono contento di giocare subito per provare a riscattarci, per quanto la Roma sia un’ottima squadra con tanti grandi calciatori”. Di Francesco recupera Strootman ed El Shaarawy ma perde Manolas per almeno un mese, dunque l’emergenza infortuni non può certo dirsi conclusa. Il 4-3-3 giallorosso vedrà Alisson in porta, Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus e Kolarov in difesa, Strootman, De Rossi e Nainggolan a centrocampo, Florenzi, Dzeko e Perotti in attacco. Assenze importanti anche per Conte (fuori Kanté, Drinkwater e Moses), che proverà a tornare alla vittoria con un 3-4-3 con Courtois tra i pali, Azpilicueta, David Luiz e Cahill nel reparto arretrato, Zappacosta, Fabregas, Bakayoko e Alonso in mediana, Willian, Morata e Hazard nel tridente offensivo.

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