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Juve e Roma avvicinano il Napoli

Il Napoli mantiene il primato ma Juventus e Roma si avvicinano. Nella domenica in cui l’Inter pareggia e la Lazio non gioca (match con l’Udinese rinviato per pioggia) sono bianconeri e giallorossi a sorridere di più: le vittorie con Benevento e Fiorentina permettono di consolidare posizioni di prestigio e, complice il pareggio degli azzurri, di insidiare ancor più la vetta della classifica. Doveva essere una domenica scontata, invece le big hanno faticato più del previsto e il discorso vale per tutte, nessuna esclusa.

Evidentemente le fatiche europee si fanno sentire e così capita che il Napoli offra la prestazione più incolore della stagione e che la Juve rischi addirittura di non vincere contro il piccolo Benevento.

Discorso a parte invece per la Roma, l’unica capace di regalare spettacolo peraltro sul difficile campo di Firenze, a dimostrazione di uno stato fisico e mentale tra i migliori del campionato.

Gli azzurri di Sarri invece sono stanchi: la sosta, al netto degli impegni delle Nazionali, sarà utile per ritrovare quella brillantezza messa in mostra fino a poche settimane fa.

“C’è mancato qualcosa nei nostri giocatori determinanti – ha ammesso il tecnico azzurro. – Eravamo stanchi fisicamente, giocare contro il City porta un grande dispendio di energie, in qualche modo finisci per pagarla. Detto questo ho visto una buona partita, siamo stati molto ordinati e non abbiamo concesso praticamente nulla”.

Bene dietro e male davanti: ne è uscito uno 0-0 poco divertente nel quale l’unica vera palla gol è arrivata al 90’ con Insigne, fermato da un grande intervento di Sorrentino.

Molte più emozioni a Torino ma non di quelle attese alla vigilia: la goleada juventina sul fanalino di coda Benevento, infatti, non c’è stata. Anzi, la squadra di De Zerbi è stata addirittura in vantaggio per quasi un’ora, mettendo paura ai campioni d’Italia come pochi altri in stagione.

Al gol di Ciciretti (19’) però ha finito per rispondere il solito Higuain, che ha trovato il pareggio scaccia-streghe con una girata di sinistro tanto bella quanto pesante, dopodiché il vantaggio è stato solo una logica conseguenza di un predominio territoriale che aveva già portato due pali (Douglas Costa) e diverse occasioni sprecate. Il 2-1 l’ha firmato Cuadrado di testa (65’), regalando alla Signora tre punti sudati ma comunque molto preziosi.

“Sembrava una partita stregata, la palla non voleva entrare – l’analisi di Allegri – Per fortuna siamo riusciti a ribaltarla anche se nel finale abbiamo rischiato, purtroppo non riusciamo a capire che le partite finiscono solo quando fischia l’arbitro”.

Non ha di questi problemi invece la Roma, attualmente una delle squadre più in forma del campionato (l’altra è la Lazio che non ha giocato). Vincere a Firenze non era scontato, tanto più dopo aver speso moltissime energie nella partita di Champions contro il Chelsea, i giallorossi però ci sono riusciti e pure offrendo un’altra prestazione convincente, l’ennesima di quest’ultimo scorcio di stagione.

Grande protagonista il brasiliano Gerson, giovane brasiliano acquistato dalla gestione Sabatini ma esploso solo ora. L’attaccante, schierato a sorpresa al posto di Perotti, ha prima sbloccato il match al 5’, poi riportato in vantaggio i suoi con un gran tiro (30’) dopo il momentaneo pareggio di Veretout (9’).

La Fiorentina ha nuovamente riacciuffato i rivali grazie al colpo di testa di Simeone (39’), poi però nella ripresa è uscita la Roma e sono arrivati i gol di Manolas (50’) e Perotti (87’) a certificare il 2-4 finale, oltre al timbro definitivo sulla sua candidatura per lo scudetto.

“È stata una partita bella, di grande intensità, non era facile vincere su questo campo – il pensiero di Di Francesco – Avevo paura di questa trasferta, dopo il Chelsea temevo di vedere un po’ di appagamento invece ho avuto grandissime risposte”.

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