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Juve e Napoli oggi in campo e poi Champions

Prima il campionato, poi la Champions. Si tratta, più che di una banale e scontata logica temporale, di un vero e proprio mantra che Juventus e Napoli devono stamparsi forte e chiaro nella testa, pena rischiare figuracce e passi falsi che potrebbero costare molto cari. Il rischio, a dire il vero, sembra riguardare più la squadra di Sarri, il cui impegno (trasferta di Udine, ore 18) appare decisamente più complicato di quello dei rivali (allo Stadium contro il Pescara, ore 20.45), ma è bene estendere il concetto a tutte le latitudini. “Non sarà una partita semplice perché loro, nonostante le difficoltà di classifica, giocano bene e creano tante occasioni – il pensiero di Massimiliano Allegri. – Come sempre abbiamo un solo risultato a disposizione, so che lo ripeto fino alla noia ma gli scudetti passano da gare come queste. Ecco perché manderò in campo la formazione migliore, al Siviglia ci penseremo solo da domenica”. Una piccola bugia a fin di bene, impreziosita però da una grossa verità: un po’ di turnover, infatti, verrà necessariamente osservato ma non per l’uomo più importante, quel Gonzalo Higuain tanto amato in Europa quanto contestato in patria. “E’ tornato tranquillo e sorridente, col Pescara sarà in campo dall’inizio – ha confermato il tecnico. – Io credo che stia facendo una bella stagione e comunque l’Argentina ha vinto ed è tornata in corsa: non vedo perché non dovrebbe essere contento”.

I fischi ricevuti in patria però restano e le parole del giocatore stesso (“Sono felice dei tanti messaggi d’affetto ricevuti – ha scritto su Twitter. – E’ bello sapere che c’è gente che apprezza davvero ciò che fai”) confermano un disagio da risolvere al più presto. Il match casalingo col Pescara sembra proprio l’ideale, a patto di non sottovalutarlo troppo. Allegri tornerà al 3-5-2 lasciando però Chiellini e Marchisio a riposo per Siviglia: in campo, dunque, vedremo Buffon in porta, Rugani, Bonucci ed Evra in difesa, Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Pjanic e Alex Sandro a centrocampo, Madzukic e Higuain in attacco. Oddo risponderà con un 4-3-1-2 con Bizzarri tra i pali, Zampano, Campagnaro, Zuparic e Biraghi nel reparto arretrato, Brugman, Aquilani e Memushaj in mediana, Verre sulla trequarti alle spalle della coppia offensiva Benali-Caprari. Ben più ostico, almeno sulla carta, sembra essere l’impegno del Napoli, atteso da un’Udinese rivitalizzata dalla cura Delneri. Da quando il tecnico s’è seduto sulla panchina bianconera al posto di Iachini la squadra ha totalizzato 8 punti in 5 partite, bottino che ha riportato serenità a una classifica tornata nella norma. Il contrario degli azzurri insomma, che nelle ultime 6 gare hanno vinto solo 2 volte, perdendo non solo contatto con la zona scudetto ma anche con il terzo posto. Al Friuli insomma non saranno ammessi errori, altrimenti Maurizio Sarri (al solito in silenzio stampa prima delle partite) si troverebbe in una situazione complicata, forse la più difficile da quando allena alle pendici del Vesuvio. L’imminente (e fondamentale) impegno di Champions contro la Dinamo Kiev dovrà essere isolato, pena rischiare grosso contro un’Udinese tutt’altro che arrendevole. Sarri ha qualche problema di formazione (Gabbiadini è ancora indisponibile e Callejon ha la febbre) ma cercherà di schierare il miglior 4-3-3 possibile, con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Zielinski, Diawara e Hamsik a centrocampo, Giaccherini, Mertens e Insigne in attacco. Delneri risponderà con lo stesso modulo: Karnezis tra i pali, Widmer, Danilo, Wague e Felipe nel reparto arretrato, Fofana, Kums e Badu in mediana, De Paul, Zapata e Thereau nel tridente offensivo.

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