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Juve e Milan si giocano scudetto ed Europa prima della Coppa

Juventus FC

Il check-up prima della finale. Juventus e Milan scendono in campo per l’ultimo appuntamento prima del faccia a faccia di mercoledì, che le vedrà contendersi la Coppa Italia in quel di Roma. Ma il match dell’Olimpico, per quanto imminente, è ancora lontano nella testa dei giocatori, o almeno questo si augurano Allegri e Gattuso: gli avversari odierni si chiamano Bologna (ore 20.45) e Verona (18) e sottovalutarli significherebbe mettere a rischio punti pesanti. Il discorso vale soprattutto per la Juve, quella che, per ovvi motivi di classifica, si gioca di più in questa 36esima giornata ma anche il Milan ha le sue buone ragioni per non prendere sotto gamba l’anticipo di San Siro.

È chiaro però che tra lo scudetto e la zona Europa League c’è un abisso di importanza e motivazioni, per quanto l’ultimo turno abbia reso molto più scontato il primo della seconda. La vittoria della Juve contro l’Inter e la sconfitta del Napoli a Firenze hanno riportato la capolista a + 4 sulla diretta inseguitrice, un abisso a sole tre giornate dal termine tanto che persino la temutissima trasferta di Roma, prevista per domenica prossima, potrebbe rivelarsi del tutto ininfluente. A patto però di battere il Bologna e rendere così la visita a Di Francesco “quasi” un piacere. “Mancano solo tre giornate e questa è una gara da vincere altrimenti ci incasiniamo – l’analisi di Allegri. – La squadra di Donadoni gioca bene, ha calciatori di qualità e cercherà di fare l’impresa. Dovremo avere grande forza mentale, tanto più ora che siamo poco solidi, e cercare di far sì che l’entusiasmo non si trasformi in presunzione o superficialità. Le polemiche? In Italia ci piace fare commedia e direi che questa settimana ne ha offerta una piuttosto lunga…”. Risposta ironica a chi, da sabato scorso, s’è letteralmente scagliato contro la Signora e i suoi (presunti) vantaggi arbitrali: un elenco piuttosto lungo (De Magistris e Moratti su tutti) che potrebbe aver ulteriormente incattivito la Juventus, ora decisa più che mai a chiudere i giochi il prima possibile.

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Il turnover, eccezione fatta per lo squalificato Pjanic e l’infortunato Mandzukic, dovrebbe essere limitato allo stretto indispensabile, in barba a una finale di Coppa Italia che Allegri vuole sì vincere ma senza rischiare di complicarsi la vita in campionato. Il 4-3-3 bianconero vedrà così Buffon in porta, Cuadrado, Barzagli, Rugani e Alex Sandro in difesa, Khedira, Bentancur e Matuidi a centrocampo, Dybala, Higuain e Douglas Costa in attacco. Donadoni, senza particolari velleità di classifica ma sospinto dai suoi ex tifosi del Napoli, proverà a “destabilizzare” il discorso scudetto con lo stesso sistema di gioco: Mirante tra i pali, Mbaye, Romagnoli, De Maio e Masina nel reparto arretrato, Nagy, Crisetig e Poli in mediana, Verdi, Palacio e Orsolini nel tridente offensivo.  

Ad inaugurare la 36esima però saranno Milan e Verona, impegnate a San Siro in un match che vale sia per la corsa all’Europa League che per la salvezza. Certo, a vedere la classifica si direbbe che la squadra di Pecchia sia ormai quasi spacciata e dunque che i punti valgano più per quella di Gattuso: un discorso che ricorda molto la partita col Benevento e tutti sanno com’è andata a finire, ecco perché in casa Milan ci si aspetta una prova di forza e maturità, pena rischiare un’altra figuraccia. “C’è anche la sconfitta per 3-0 dell’andata che deve farci riflettere – ha ammonito il tecnico rossonero. – Non voglio più vedere cose del genere, mi aspetto spirito di rivalsa e concentrazione ma sempre con la testa libera. Alla Juventus ci penseremo solo dopo, guai se non fosse così: prima c’è il Verona e la puzza di bruciato va sentita prima, anche se devo dire che la squadra si è allenata con un’intensità che non vedevo da tempo”.

 

Anche qui, come per la Juve, è sostanzialmente impossibile pensare al turnover: vincere la Coppa Italia darebbe il pass per l’Europa, in attesa di quello però l’unica strada per le coppe è il campionato e dunque la vittoria di oggi. Gattuso, al netto dell’assenza di Biglia e della panchina precauzionale di Romagnoli (al rientro dopo l’infortunio) confermerà il 4-3-3 con Donnarumma in porta, Abate, Bonucci, Musacchio e Rodriguez in difesa, Kessié, Locatelli e Bonaventura a centrocampo, Suso, Cutrone e Calhanoglu in attacco. Sistema di gioco speculare per Pecchia, che tenterà il miracolo salvezza (possibile solo in caso di vittoria) con Nicolas tra i pali, Ferrari, Caracciolo, Hertaux e Fares nel reparto arretrato, Romulo, Zuculini e Calvano in mediana, Matos, Cerci e Verde nel tridente offensivo. 

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