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Juve e Inter: lo scambio Higuain-Icardi non è fantamercato

FIRSTonline

Nessuna smentita. La “bomba” lanciata dal Corriere della Sera sullo scambio Icardi-Higuain (più 50 milioni all’Inter) non ha trovato resistenze né sul fronte bianconero né su quello nerazzurro, a testimonianza che non si tratta di fantamercato ma di un qualcosa di possibile, se non addirittura concreto. Col passare delle ore infatti quella che sembrava essere solo una suggestione ha guadagnato credibilità sotto tutti i punti di vista, a cominciare da quello logico.

La Juve acquisterebbe un “nueve” di altissimo profilo e dall’età ancora verde (25 anni), l’Inter un top player nel pieno della maturità (31 anni a dicembre) e un bel gruzzoletto (50 milioni, appunto) da investire per rinforzarsi in altri reparti. E poi, last but non least come direbbero gli americani, verrebbero accontentati anche i due giocatori: Maurito avrebbe l’ingaggio che voleva e una squadra vincente, Gonzalo un nuovo ambiente in grado di ridargli quel sorriso che, da un po’ di tempo a questa parte, sembra averlo abbandonato.

Intendiamoci: l’affare è molto lontano dalla conclusione, anzi a dire il vero non è mai stato neanche oggetto di discussione tra le due dirigenze. Gli entourage dei giocatori però si sono parlati e questo, si sa, spesso e volentieri è un ottimo punto di partenza. Con queste premesse comunque, indipendentemente da come andrà a finire tra Inter e Juve, sembra molto difficile che Icardi e Higuain continuino a vestire le maglie attuali.

Il primo è irritato (eufemismo) per un rinnovo di contratto che non arriva, il secondo ha capito di non essere più al centro del progetto: il Chelsea di Sarri osserva alla finestra, pronto a offrire Morata (più soldi nel caso di Mauro) per arrivare a uno dei due. Certo che all’Inter quei soldi farebbero comodo: con Higuain l’attacco sarebbe a posto e il resto aiuterebbe a prendere un trequartista (riscatto di Rafinha oppure, in alternativa, Nainggolan), un centrocampista (Strootman) e un esterno offensivo (Politano, Verdi e Chiesa i tre contendenti).

La Juve invece non ha bisogno di incassare per forza: il fatturato le permette di fare mercato a prescindere. Certo, il grande sogno Milinkovic-Savic costa, eccome se costa. “Per lui non bastano 100 milioni, anzi un anno fa ne ho rifiutati 110 – ha tuonato Lotito – Quando sento parlare di supermercato Lazio mi arrabbio, non mi risulta di aver mai messo in vendita qualcuno”.

In realtà il numero uno biancoceleste sa bene come il serbo sia ormai sul piede di partenza, però non ha nessuna intenzione di fare sconti, tantomeno a una squadra italiana. Inter e Juve protagoniste ma anche le altre non stanno certo a guardare.

Il Napoli comincia a vedere l’effetto Ancelotti su Hamsik e Mertens, due in predicato di partire e che ora giurano fedeltà, la Roma dopo il giovane fantasista Coric dà il benvenuto a Marcano, difensore in scadenza di contratto con il Porto, il Milan, in attesa del responso Uefa, si avvicina a Badelj (da ieri è ufficiale che non rinnoverà con la Fiorentina) e fa i conti con il caso Bacca, per cui il Villarreal chiede uno sconto non indifferente (8 milioni invece dei 15 pattuiti un anno fa).

E all’appello mancano novità sul fronte Cristiano Ronaldo, che dopo le dichiarazioni post Champions non ha più fatto sapere nulla. Silenzio che, per chi non l’avesse capito, non vuol dire certo tranquillità…

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