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Juve col Pescara per continuare a correre, Roma e Napoli per inseguire

Tornare sulla Terra dopo aver conquistato la Luna. Missione non facile eppure da compiere, pena rischiare di riaprire un discorso scudetto che sembra già chiuso. La Juventus si appresta alla trasferta di Pescara (ore 15) sapendo bene che le insidie, più che dagli avversari, possono arrivare soprattutto da sé stessa. Discorso già fatto tante volte con la Signora e fin qui rivelatosi infondato, eppure questa volta c’è un elemento in più: il ritorno contro il Barça nell’inferno del Camp Nou. Fattore tutt’altro che secondario, ragion per cui Allegri, peraltro ex sempre rimpianto dalle parti dell’Adriatico, ha scelto di richiamare all’ordine la sua truppa.

“E’ normale che dopo la partita di martedì ci sia entusiasmo ma dobbiamo fare attenzione – ha ammonito il tecnico. – Questo è un momento pericoloso, serve equilibrio perché non c’è ancora nulla di definitivo. Gare come questa di Pescara vanno affrontate nel modo giusto altrimenti diventano delle trappole”. Giusto dunque rispettare l’avversario, senza però dimenticare i 63 punti di distacco che separano la prima dall’ultima della classe.

Allegri non potrà dunque esimersi da un turnover importante, senza però rinunciare alla maggior parte delle sue stelle, imprescindibili per il 4-2-3-1 bianconero. Difesa completamente rinnovata rispetto a martedì con Neto, Lichtsteiner, Barzagli, Rugani e Asamoah, così come il centrocampo, dove Pjanic e Khedira lasceranno il posto a Marchisio e Rincon. Del quartetto d’attacco invece riposerà solo Cuadrado in favore di Lemina, mentre Dybala, Mandzukic e Higuain partiranno regolarmente dall’inizio. Zeman tenterà lo sgambetto alla nemica di sempre con un 4-3-3 che vedrà Fiorillo, Zampano, Campagnaro, Coda, Biraghi, Coulibaly, Muntari, Memushaj, Brugman, Cerri e Caprari.

Il match più interessante delle 15 sarà però Roma-Atalanta, con i giallorossi costretti a vincere per non lasciar scappare la Juve e i bergamaschi a fare lo stesso (o quantomeno a non perdere) per continuare a sognare l’Europa League. “E’ una partita che nasconde tante insidie – il pensiero di Spalletti. Rispetto all’andata però siamo cresciuti molto e poi a loro mancherà Gomez e questo, sinceramente, è un bel vantaggio”. Roma che invece potrà contare sull’undici tipo, dunque 4-2-3-1 con Szczesny in porta, Rudiger, Fazio, Manolas e Juan Jesus in difesa, Paredes e Strootman a centrocampo, Salah, Nainggolan ed El Shaarawy sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Dzeko. L’Atalanta risponderà con un 3-4-1-2 con Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Conti, Kessié, Freuler, Konko, Kurtic, Petagna e D’Alessandro.

Il posticipo serale invece sarà dedicato al Napoli, impegnato al San Paolo contro l’Udinese (ore 20.45). Partita importante anche perché si giocherà con tutti i risultati delle altre già acquisiti, con tutto ciò che può comportare nel bene e nel male. “C’è il rischio di essere stanchi di testa ma non deve accaderci – ha spiegato Sarri. – Non ci manca nulla per stare davanti, stiamo facendo grandi cose ma la Roma ha più punti di noi, ecco perché non possiamo più sbagliare”. Servono 3 punti, senza se e senza ma, altrimenti il sogno di avvicinare i giallorossi al secondo posto rischierebbe di restare tale. Il tecnico azzurro schiererà il 4-3-3 tipo con Reina in porta, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Stesso sistema anche per Delneri, che risponderà con Karnezis, Widmer, Danilo, Angella, Adnan, Badu, Hallfredsson, Jankto, De Paul, Zapata e Thereau.

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