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Jobs Act degli autonomi: deducibilità, maternità, incentivi, tutele. Cosa cambia nel 2016

Il 2016 sarà l’anno del cambiamento per professionisti e lavoratori autonomi. La Legge di Stabilità 2016 contiene le novità in arrivo per le partite IVA, con l’ampliamento della platea e della soglia massima per il regime forfettario. Parallelamente, il Governo sta portando avanti un disegno di Legge sul lavoro autonomo che sarà “collegato” alla Finanziaria e che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha già denominato “Jobs Act per gli Autonomi”. 

Saranno molte le novità contenute all’interno di questo DDL che ha lo scopo di andare incontro alle esigenze di numerosi lavoratori italiani e soprattutto di sopperire all’inasprimento del regime fiscale stabilito lo scorso anno e in parte bloccato attraverso il decreto Milleproroghe.

Quattro i cambiamenti più importanti previsti per il 2016:

– gli interessi di mora relativi ai ritardati pagamenti si applicheranno anche ai contratti tra imprese e lavoratori autonomi e tra lavoratori autonomi;

– i lavoratori potranno dedurre le spese effettuate per la loro formazione (master, corsi di aggiornamento, congressi) fino a un massimo di 10mila euro l’anno, superando così l’attuale normativa che prevede una deduzione pari al 50% della spesa;

– le lavoratrici autonome potranno finalmente godere dell’indennità di maternità, che verra riconosciuta dall’INPS indipendentemente dall’affettiva astensione dall’attività lavorativa;

– le pubbliche amministrazioni dovranno porre in essere delle misure volte a favorire la partecipazione degli autonomi agli appalti,  «anche adattando, laddove è possibile, i requisiti previsti dai bandi e dalle procedure di aggiudicazione». 

L’Esecutivo guidato da Matteo Renzi ha dunque deciso di mantenere le promesse fatte lo scorso anno a professionisti e lavoratori autonomi. Attraverso il DDL collegato alla Legge di Stabilità inoltre, verrà superata la distinzione dell’articolo 409 del Codice di procedura civile, che prevede l’applicazione del rito speciale solo ai rapporti di lavoro subordinato, ai rapporti di agenzia ed alle altre forme di lavoro parasubordinato. 

La riforma del lavoro autonomo diventerà dunque realtà a partire dal prossimo anno e consentirà di dare un po’ “di respiro” ad una categoria di lavoratori da sempre assoggettata un sistema di tassazione elevato e caratterizzata da una quasi totale assenza di tutele. 

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Categories: Tasse