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Italia bocciata in educazione finanziaria: competenze basse e rischio alto di debiti e truffe

Pixabay

L’educazione finanziaria non è solo una questione di scuola: capire come gestire soldi, risparmi e debiti è fondamentale a ogni età per prendere decisioni consapevoli e proteggersi dai rischi economici. Secondo l’analisi di Bravo, fintech attiva nella gestione del debito, basata sui dati Ocse/Infe (International Survey of Adult Financial Literacy, dicembre 2023) molti cittadini faticano a capire concetti di base e a gestire le proprie finanze in modo consapevole. Questo porta a scelte rischiose, indebitamento e maggiore esposizione a truffe. Donne, giovani e laureati risultano tra i gruppi più vulnerabili, dimostrando che il problema riguarda tutti, senza eccezioni.

“I dati Ocse confermano un problema diffuso in tutte le categorie sociali – commenta Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia -. Un paese del G7 che si colloca così in basso nelle classifiche di educazione finanziaria deve puntare a investimenti concreti in questo settore, essenziale per il benessere economico di cittadini e famiglie”.

Competenze finanziarie, Ocse: Italia 36esima su 39 paesi

I numeri sono impietosi: appena il 16,6% degli italiani raggiunge il punteggio minimo di 70 su 100, considerato dall’Ocse sufficiente per gestire le finanze in modo consapevole. Questo ci piazza al 36esimo posto su 39 paesi. In testa alla classifica c’è la Germania con il 75,5%, seguita da Estonia (48,4%), Finlandia (45,8%), Spagna (39,2%) e Francia (38,7%). Percentuali che superano di gran lunga quelle italiane.

Una delle lacune più evidenti riguarda la conoscenza dei meccanismi di interesse: solo il 17,2% degli italiani sa distinguere tra interessi semplici e composti. Questa mancanza di competenza espone molti cittadini a indebitamento senza consapevolezza dei rischi e delle conseguenze economiche delle proprie scelte.

Anche i comportamenti pratici lasciano a desiderare: solo il 35% degli italiani adotta almeno 6 comportamenti finanziari corretti su 9 misurati dall’Ocse, posizionando l’Italia al 32esimo posto mondiale. Ancora una volta, la Germania guida con il 77,5%, seguita da Irlanda (76,9%), Malta (75,5%) e Indonesia (74%).

Truffe online: non tenere d’occhio le proprie finanze è un ulteriore rischio

In tempi di minacce cyber, dimenticarsi dei propri conti può essere un problema: solo il 57% degli italiani monitora costantemente le proprie finanze. Questo espone a rischi concreti: secondo Bravo, il 9,4% della popolazione adulta è stata vittima di truffe finanziarie, ma appena il 17,1% aveva le competenze per difendersi efficacemente. In termini di preparazione finanziaria delle vittime, l’Italia si piazza 26esima su 30 paesi.

Donne e giovani: gruppi più vulnerabili

L’indagine evidenzia disparità significative tra gruppi sociali:

  • Donne italiane: 38esime su 41 paesi analizzati, molto distanti dalle coetanee tedesche, spagnole e francesi.
  • Giovani tra 18 e 29 anni: 38° posto su 39, con i giovani tedeschi saldamente in vetta.

Anche i laureati deludono: sorprendentemente, molti mostrano competenze inferiori rispetto a coetanei di paesi con economie meno sviluppate, come Thailandia, Ungheria e Uruguay.

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Categories: Finanza e Mercati