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Intesa Vita si rafforza nella sanità integrativa con Rbm

FIRSTonline

Intesa Sanpaolo si fa più grande nel comparto assicurativo. I Consigli di amministrazione di Intesa Sanpaolo e di Intesa Sanpaolo Vita hanno approvato l’ingresso con una quota di controllo nel capitale di RBM Assicurazione Salute, interamente posseduta dal Gruppo RBH della famiglia Favaretto.

Quando l’istituto finanziario avrà ottenuto le necessarie autorizzazioni di IVASS e AGCM, il comparto Intesa Sanpaolo Vita potrà acquistare direttamente per cassa il 50% +1 azione, al prezzo di 300 milioni di euro, entro luglio 2020.

Successivamente salirà al 100% del capitale in modo progressivo dal 2026 al 2029, ad un prezzo di acquisto determinato secondo una formula mista – patrimoniale e reddituale – in base al raggiungimento di obiettivi di crescita prestabiliti.

L’operazione è in linea con gli obiettivi di crescita di Intesa Sanpaolo nel settore danni: “Questa operazione ci consente di accelerare lo sviluppo del business danni e ci avvicina agli obiettivi del nostro Piano d’Impresa. Offriremo alla clientela retail di Intesa Sanpaolo le garanzie salute di RBM ed alle imprese i prodotti di welfare e le polizze collettive, anche non standard”, ha dichiarato Nicola Fioravanti, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita che sarà indicato quale Presidente nella nuova compagnia.

RBM Assicurazione Salute, fondata nel 2007, è il terzo operatore in Italia nel mercato assicurativo salute con una quota del 17,7% e registra 515 milioni di euro di premi lordi, un utile netto di circa 37 milioni, circa 5 milioni di clienti, partnership con oltre 130 fondi sanitari integrativi e casse di assistenza in Italia.

“La spesa sanitaria “privata” – 1/4 dell’intera spesa sanitaria nazionale – ha ormai sforato i 40 miliardi di euro annui; si tratta di un costo crescente per le famiglie, che ne finanziano l’87,4% direttamente. Nonostante i passi avanti fatti in questi anni, resta contenuta la diffusione della sanità integrativa (che finanzia solo il 9% delle cure private degli italiani) e dell’assicurazione sanitaria (che, invece, ne finanzia il 3,6%), a causa di un impianto normativo che non consente a tutti i cittadini di disporre di un secondo pilastro da affiancare alle tutele del Servizio Sanitario Nazionale. La sfida da vincere è quella di gestire le cure pagate direttamente dai cittadini, attraverso una piena integrazione delle strutture sanitarie, l’ampliamento di partnership con i principali produttori di beni (farmaci, protesi, occhiali) ed un impiego sempre maggiore dell’innovazione tecnologica”, ha commentato Marco Vecchietti, amministratore delegato di RBM Assicurazione Salute.

La nuova compagnia, che si chiamerà Intesa Sanpaolo RBM Salute, che grazie all’offerta di RBM nelle polizze collettive registra complessivamente 606 milioni di euro di premi nel business salute e una quota mercato del 20,8%, si rivolgerà sia alla propria clientela tradizionale (fondi sanitari, aziende ed enti pubblici), sia ai clienti retail e imprese di Intesa Sanpaolo.

Verrà sviluppato l’accordo di servicing con Previmedical, partner strategico dell’accordo, che metterà a disposizione della clientela di Intesa Sanpaolo RBM Salute la più grande rete medicale convenzionata in Italia composta da oltre 113.000 strutture, con elevata qualità dei servizi e condizioni economiche vantaggiose rispetto alla media di mercato. I clienti avranno a disposizione la centrale operativa di Previmedical, attiva 24/7, 365 giorni l’anno, che sarà incaricata della gestione delle prestazioni sanitarie.

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Categories: Finanza e Mercati