X

Intesa Sanpaolo: sui 9 mesi utili record dal 2008

Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un utile netto più che raddoppiato: 2,73 miliardi contro gli 1,2 miliardi dello stesso periodo del 2014. Si tratta – come ha scritto la banca in una nota – del dato più elevato per il periodo gennaio-settembre dal 2008. Nel solo terzo trimestre il risultato netto è stato di 722 milioni, in crescita rispetto ai 483 milioni del periodo luglio-settembre 2014, ma in flessione dai 940 milioni del trimestre precedente. I dati sono migliori delle attese degli analisti, che puntavano su un utile netto di 2,46 miliardi nei 9 mesi e di 642 milioni nel terzo trimestre

Sul fronte dei ricavi, la Banca registra proventi operativi netti in crescita del 7,1% a 13,6 miliardi (in linea con attese) nei 9 mesi. Nel terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 4,2 miliardi (leggermente sotto attese a 4,21 miliardi) registrando una contrazione del 9,6% sul trimestre precedente. Quanto ai coefficienti patrimoniali, la Banca registra un common equity ratio post dividendi maturati pari al 13,4%.

Il titolo in Borsa di Intesa, sopra la parità prima dell’annuncio della trimestrale, è arrivato a cedere il 4,21%, a 3,046 euro, dopo la pubblicazione dei conti. Le azioni sono fra le più premiate dagli investitori negli ultimi tempi e la Banca è il primo gruppo per capitalizzazione a Piazza Affari.

“I risultati che oggi presentiamo sono i migliori dalla creazione del nostro gruppo – ha detto l’amministratore delegato della Banca, Carlo Messina -. In una fase di netta ripresa del paese, Intesa Sanpaolo rappresenta l’acceleratore della crescita dell’economia reale, con l’erogazione di 29 miliardi di credito a medio lungo termine nei primi nove mesi dell’anno a famiglie e imprese italiane; la crescita nei confronti di piccole imprese e famiglie è del 66%. Eroghiamo il doppio dei mutui dello scorso anno; di questi il 30% è andato a coppie giovani. Ma siamo anche impegnati in un’azione fondamentale per lasciare definitivamente alle nostre spalle la crisi, quella di riportare in bonis le aziende: lo abbiamo fatto in oltre 22.500 casi da inizio 2014”.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati