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Intesa e Unicredit rimbalzano: Piazza Affari sale

I mercati scommettono sul rinvio del rialzo dei tassi Usa. Sale intanto il petrolio, spinto dall’attesa dell’accordo tra i produttori e la mancata ripresa dell’export dalla Libia. Maturano così le condizioni per un recupero, dopo le massicce perdite di fine settimana. A Milano l’indice Ftse Mib accelera con un rialzo dell’1,3%, sopra quota16.400, in linea con Parigi e Londra (+1,44%) e davanti a Francoforte (+0,80).

Il petrolio Brent sale sale dell’1,2%, a 46,33 dollari al barile. La fiducia del segretario generale dell’Opec Barkindo, gli scontri in Libia e le dichiarazioni del presidente venezuelano Maduro, hanno riacceso le speranze sul raggiungimento di un accordo tra i produttori di greggio il prossimo 27 settembre ad Algeri. Consistenti i guadagni per i titoli del settore petroliferi.

Il rendimento del Bund decennale tedesco è tornato a zero, mentre scende di 2 punti base a 1,30% quello del BTP 10 anni.

Eni sale del 2,5% (oggi stacca l’anticipo sul dividendo), Saipem +2,6%, Credit Suisse ha avviato la copertura con raccomandazione Neutral e target price a 0,45 euro. Tenaris +1,5%. Saras è in guadagno dell’1,1% a 1,3650 euro.

Fiat Chrysler +1,2%, StM +1,4% (oggi stacca il dividendo trimestrale). A Piazza Affari svetta Ferragamo: +3,3% Bank of America ha alzato il giudizio a Buy da Neutral. Nella recente conference call il direttore finanziario Ernesto Greco ha affermato che le aspettative del consensus per il 2016 sono raggiungibili se non ci saranno peggioramenti dello scenario. Gli analisti si aspettano ricavi per 1,45 miliardi di euro e 333 milioni di Ebitda.

Moncler è la miglior blue chip con un guadagno del 3% a 15,60 euro. La società è entrata oggi nell’indice Stoxx Europe 600. Escono Unipol (+2,3%) e Mps (-0,7%).

Da segnalare anche Ovs: +3,4%, a 5,19 euro. La società veneziana del retail, in consorzio con altri soggetti, è uscita stamattina allo scoperto con un’offerta da 56 milioni di franchi per Charles Voegele, catena di negozi della Svizzera da tempo in difficoltà finanziarie.

In ribasso invece Brunello Cucinelli (-1,4%): Bank of America ha abbassato il giudizio da Buy a Neutral.

Recuperano le banche, colpite venerdì da forti vendite. Intesa +2,9%. Unicredit sale dell’2,1%. Scadono oggi i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per Pioneer. Tra gli interessati Poste Italiane (+1,2%).

L’ad della banca di piazza Gae Aulenti Jean-Pierre Mustier è orientato a privilegiare le offerte per l’intero capitale (base 3 miliardi). Tra gli interessati in prima fila Poste (con Cdp e Anima) a seguire Axa, Amundi, Macquarie, Franklin e Aberdeen.

Quanto a Monte Paschi, “ci sono le condizioni per procedere all’aumento di capitale il più rapidamente possibile”, ha detto il premier Matteo Renzi, precisando che non sarà la politica a “governare” questo passaggio.

Mediobanca, JPMorgan e Citigroup stanno organizzando un prestito ponte per il veicolo di cartolarizzazione degli Npl, ha detto il Ceo di Quaestio Paolo Petrignani.

Banca Pop. Emilia +2,8%: Ubs ha avviato la copertura con raccomandazione Buy. Credem +1,5%: la banca elvetica ha avviato la copertura con raccomandazione Neutral e target price a 5,55 euro. Buzzi +1%: Hsbc ha alzato il target price a 22 euro da 20 euro. Confermato il giudizio Buy.

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